Il tecnico del Marsiglia scalda la vigilia della Supercoppa di Francia. Villas Boas ha preferito sorvolare sull’ultimo precedente: “È ancora tutto in mano alla giustizia sportiva”.
Andrè Villas Boas prova a scaldare il clima alla vigilia della prima finale della stagione in Francia. La supercoppa che metterà di fronte il faraonico Paris Saint Germain e il suo Olympique Marsiglia sta per giocarsi. Il match è in programma mercoledì sera e metterà in palio il primo trofeo della stagione. E il tecnico portoghese, giunto alla sua seconda stagione alla guida dell’OM, prova a mettere un po’ di fuoco a due giorni da una partita così accesa. Anche perchè i prededenti non sembrano deporre in favore di un clima tranquillo e disteso.
L’ultima volta che Paris Saint Germain e Marsiglia si sono affrontate, se le sono date di santa ragione. Villas Boas se lo ricorda bene, ma sembra voler addossare le colpe di quanto è accaduto proprio agli avversari di turno: “L’ultima volta che queste due squadre si sono incontrare la partita è andata fuori controllo, ma di certo non a causa nostra. Sappiamo che sarà una partita molto calda e non mi va di tornare sul caso Alvaro, perché è ancora in mano alla giustizia sportiva. Posso solo dire che il nostro calciatore ha sofferto parecchio questa situazione”.
Villas Boas non si nasconde e fa capire di volersi giocare non solo il trofeo. Al di là della Supercoppa, il tecnico dell’OM mette nel mirino anche il campionato: “Vogliamo vincere il titolo, ma siamo già la squadra più vincente anche senza il PSG. L’Olympique Marsiglia non vince un titolo da nove anni, da quando il PSG ha cambiato il mondo del calcio francese e ha reso la Ligue one il campionato più squilibrato del mondo. Non è colpa dell’OM se non ha vinto. Il dominio è dettato dalla realtà di un torneo in cui i rapporti di forza sono sbilanciati. Ci sono almeno un miliardo e mezzo di differenze”.
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Proprio il desiderio di strappare il titolo di campione nazionale agli acerrimi rivali sembra scuotere le ambizioni di Villas Boas. Il tecnico portoghese, allievo di Josè Mourinho anche dal punto di vista dialettale, sembra consapevole del fatto che il PSG alla lunga potrebbe avere la meglio. Anche se la speranza è sempre l’ultima a morire: “C’è riuscito il Monaco, nel 2017, ma la norma è che i parigini vincano il campionato. Noi abbiamo un’opportunità vediamo se riusciamo a coglierla. Di certo, la pressione non grava su di noi”.
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Intanto al Paris Saint Germain è arrivato Mauricio Pochettino al posto di Thomas Tuchel. Villas Boas non addossa troppe pressioni al collega argentino, visto il poco tempo avuto per applicare le sue idee di calcio: “Credo sia difficile parlare di distacco rispetto al passato, Pochettino non ha avuto ancora il tempo di proporre il suo calcio. Penso che avrebbe preferito avere un po’ di tempo in più prima di prendere le redini di una squadra che per quanto ho visto è ancora basata sulle invenzioni dei loro campioni. Per ora hanno solo cambiato il modo di difendere”.