L’assemblea elettiva di Lega Pro si è conclusa con la conferma alla presidenza di Francesco Ghirelli. Lo sfidante Andrea Borghini non è riuscito a contrastare la fiducia dei club di Serie C al candidato uscente, che ha stravinto con 49 voti.
La Lega Pro continuerà ad essere guidata da Francesco Ghirelli. L’assemblea elettiva ha confermato alla presidenza il numero uno uscente quasi all’unanimità. Ben 49, infatti, i voti ottenuti. Lo sfidante Andrea Borghini ne ha conquistati soltanto 3. Nel computo finale anche 3 schede bianche e un astenuto. È il secondo mandato per l’ex direttore generale del Perugia, che era stato eletto per la prima volta il 6 novembre 2018 succedendo a Gabriele Gravina. Nel prosieguo del suo percorso non verrà affiancato dai vice-presidenti dei precedenti anni, Jacopo Tognon e Cristiana Capotondi, bensì dai nuovi eletti Luigi Ludovici e Marcel Vulpis.
Il nuovo Consiglio Direttivo è composto invece da Alessandra Bianchi, Mauro Bosco, Angelo D’Agostino, Orazio Ferrari, Antonio Magrì e Patrizia Testa. È stato eletto inoltre il Collegio dei Revisori con il presidente Mannini e i componenti effettivi Fidanzi e Di Marcotullio e come componente supplente Ercoli.
Al termine dell’Assemblea è giunto l’augurio del presidente Gravina. “Complimenti a Francesco Ghirelli per questo largo successo, auguro buon lavoro a lui, ai nuovi vice presidenti e a tutto il Consiglio Direttivo”.
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Il programma di Ghirelli
La volontà di Francesco Ghirelli è di risollevare le sorti della Serie C a fronte delle enormi difficoltà causate dalla pandemia di Coronavirus in corso. Il programma del presidente rieletto si basa sulla sostenibilità economica: “Non c’è una terza serie in Europa con una forte identità come la nostra, noi abbiamo la storia dei comuni italiani. Affinché questo resti dobbiamo mantenere la sostenibilità. Questa è la sfida centrale, in Serie C ci sono le energie per farcela. Non è più il tempo dei mugugni, adesso serve una squadra che sappia qual è l’obiettivo che ci poniamo. L’obiettivo è che la Serie C riprenda un percorso virtuoso”, aveva sottolineato in sede di presentazione. A tal proposito dovrebbe essere favorito il sistema dell’apprendistato, con l’obiettivo di creare dei rapporti fra calcio, scuola e università in modo da generare lavoro sostenibile.
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Un altro punto fondamentale riguarda la riforma dei campionati, di cui ormai da diverso tempo si discute. “Il calcio attuale è obsoleto, non ha prospettive. Dobbiamo interrogarci partendo da una domanda semplice: perché le stesse partite che si giocano nella regular season hanno centinaia di spettatori e nei play-off c’è il sold-out? C’è una ripetitività che va superata. L’unica riforma degli ultimi 50 anni l’ha fatta la Serie C passando da 90 a 60 club, pagando tutto all’interno con le retrocessioni e promozioni uguali. Nessuno può pensare di fare tutto in autonomia scaricando retrocessioni e promozioni sugli altri. Siamo la Lega che ha maggiore bisogno delle riforme. Non appena sarà riconfermato Gravina, sperando che sarà questa la strada, bisognerà sedersi tutti attorno a un tavolo”.
Nel progetto di Francesco Ghirelli, infine, è centrale il valore della trasparenza. Il numero uno della Lega Pro intende favorire l’ingresso nelle società di soggetti che siano affidabili, ostacolando al contempo l’acquisto di quote o azioni da parte di avventurieri del calcio che potrebbero condurre i club alla rovina.