Alla vigilia di Inter-Juventus, il posticipo di campionato in programma domani sera a San Siro, Alvaro Morata ha rilasciato un’intervista pubblicata sul sito della società. “Lukaku? E’ tra i migliori al mondo, fermarlo è quasi impossibile”.
E’ già iniziato il conto alla rovescia per il big-match in programma domani sera a San Siro: Inter-Juve non è soltanto il Derby d’Italia ma anche una sfida cruciale per le ambizioni scudetto di entrambe le squadre.
Per i bianconeri è quasi vietato perdere: una sconfitta allontanerebbe i ragazzi di Pirlo dalle due milanesi.
Consapevole dell’elevata posta in palio, Alvaro Morata avverte i suoi compagni della difesa sulla pericolosità del suo “collega” Romelu Lukaku.
“Lukaku è uno dei più grandi centravanti al mondo e fermarlo è quasi impossibile. A fine partita voglio chiedergli la maglia”, ha detto l’attaccante spagnolo.
Del resto, i numeri parlano chiaro: in 16 partite di campionato il belga ha realizzato 12 reti, spesso decisive per regalare la vittoria ai nerazzurri. Anche in Champions, “Big Rom” è stato un trascinatore sebbene l’Inter abbia dovuto abbandonare la massima competizione europea al primo turno.
Il numero 9 bianconero ha poi parlato di un altro grande attaccante, forse il migliore del nostro tempo: Cristiano Ronaldo.
“È facilissimo giocare con un campione così. Lo conosco talmente bene che a volte gli metto dei palloni dove la maggior parte dei giocatori non arriverebbero mai e lui arriva. Io so che posso dargli quel tipo di pallone. Poi faccio un movimento che va a portargli via gli uomini e questo lui lo apprezza tantissimo”.
Al di là del peso specifico dei singoli, l’ex Real Madrid è convinto che la Juve non è affatto fuori dai giochi nella corsa al titolo.
“Noi ci saremo fino alla fine, è la storia di questa società. Quest’anno abbiamo perso qualche punto per strada, ma ora stiamo meglio e ci aspetta una gara importantissima. Vogliamo rendere orgogliosi i nostri tifosi, sappiamo bene cosa ci sia in gioco. L’Inter deve stare attenta alla Juve, perché questa squadra ha fame e non molla mai nulla”.
“Abbiamo un legame buonissimo, diverso da quello che ho con i compagni – ha detto Morata riferendosi al suo allenatore – Lui è il mio boss e io devo seguire le sue istruzioni. È sempre diretto e ti dice ciò che vuole da te per la squadra. Quando ci giocavo insieme capiva il calcio in maniera diversa. È facile per lui fare l’allenatore, con la palla vedeva cinque passaggi dove noi ne vedevamo uno. La sua è stata una stagione di tanti cambiamenti, ma adesso non ci pensiamo. Stiamo andando meglio e dobbiamo continuare così”, ha aggiunto il centravanti juventino.
Morata, infine, ha parlato dell’evoluzione del suo percorso da calciatore.
“Sono cambiate tante cose nella mia carriera, ci sono stati molti episodi che mi hanno fatto maturare e crescere. Giocare lontano dalla squadra dove sono cresciuto mi ha reso più completo, dovendomi adattare alle difficoltà. In generale mi sento una persona più completa e matura, ora sono anche un padre di famiglia”.
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