L’azzurra porta a casa il secondo slalom gigante in 24 ore, abbattendo le resistenze della Shiffrin. Sul podio con Bassino la svizzera Gisin e la slovena Hrovat. Goggia settima, esce la Brignone.
Marta Bassino si conferma ancora una volta la migliore interprete al mondo nella specialità dello slalom gigante. E così, a 24 ore dal trionfo ottenuto nella giornata di ieri, dominando com’è abituata a fare, la sciatrice di Borgo San Dalmazzo porta a casa la seconda gara consecutiva sulle nevi di Kranjska Gora. Una situazione leggermente diversa rispetto a quella che si era creata ieri, visto che la Bassino a metà gara era costretta a rincorrere. Ma sciando con un’aggressività e una precisione che non ha eguali, l’azzurra è riuscita a concludere con le braccia al cielo, esattamente come sabato.
Al termine della prima manche, infatti, Marta era alle spalle di Mikaela Shiffrin, l’americana che si sta ritrovando pian piano dopo un 2020 a dir poco terribile. Erano 30 i centesimi che dividevano la campionessa a stelle e strisce dalla nostra rappresentante, con la pluridecorata statunitense che aveva pennellato nella prima manche. La sensazione era che la contesa per la vittoria fosse in realtà un duello: Shiffrin contro Bassino, con le altre a guardare. Ma poi la seconda manche ha raccontato un’altra storia, quella alla quale ci stiamo abituando dall’inizio di questa stagione da favola per Marta.
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C’è da dire che, così com’era accaduto nel gigante di ieri, ha trovato una grande seconda manche Lara Gut-Behrami. La svizzera, che sabato ha concluso ai piedi del podio, ha aggredito bene il ghiaccio sloveno. Appresso a lei ha fatto molto bene la padrona di casa Meta Hrovat, che si è guadagnata un ottimo podio. Entrambe, però, si sono dovute arrendere a una Michelle Gisin che sta vivendo la stagione della vita, ottenendo risultati importanti in tutte le discipline. Poi è stata la volta di Marta Bassino e la musica è cambiata: miglior tempo di manche per distacco e primo posto ottenuto.
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Poi è toccato alla Shiffrin, che ha sofferto tantissimo una seconda manche che non le si addiceva. E c’è da dire che si è visto ampiamente. L’americana va giù dal podio, con una sesta posizione al termine di una manche in cui paga un secondo e mezzo alla Bassino. Marta dunque trionfa ancora e prende il volo nella classifica della coppetta di specialità, mentre nella graduatoria di Coppa del Mondo sale al terzo posto, alle spalle di Vlhova (oggi male) e Gisin. Le altre azzurre: molto bene Sofia Goggia che chiude settima. Applausi per Roberta Midali e Roberta Melesi, rispettivamente 23esima e 25esima dopo essere scese l’una con il pettorale 50 e l’altra con il 48. In mezzo a loro Elena Curtoni, mentre cade una Federica Brignone stanca e nervosa.