Al termine della partita Udinese-Atalanta, il tecnico Gotti ha espresso soddisfazione per come la squadra abbia saputo soffrire portando comunque a casa un pareggio. La gara con una delle squadre più forti della Serie A ha ridato fiducia e serenità al gruppo.
Quando l’allenatore Luca Gotti si presenta ai microfoni di Sky Sport per l’intervista post-partita di Udinese-Atalanta, non ci sta a creare la polemica per il rigore non fischiato dall’arbitro Calvarese al 41′, quando c’è stato un contatto in area fra il nerazzurro Gollini e Pereyra. Il tecnico taglia corto: “Credo che quello sia il minuto determinante della partita, c’è quell’episodio e poi prendiamo gol. Non voglio farmi il sangue cattivo, sto sentendo i miei sull’episodio, ma io non ho voluto rivederlo“.
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Poi continua: “Andando a riposo sul pareggio, ci sono stati anche risvolti sul piano psicologico”. Gotti è comunque soddisfatto per i valori che la squadra ha saputo portare in campo. L’allenatore spiega: “La prestazione è stata di sofferenza, cosa a cui ti costringe una squadra come l’Atalanta per quasi tutta la partita. Sono soddisfatto dell’atteggiamento, con cui abbiamo saputo soffrire e cercato di fare male quando c’era la possibilità”
Udinese, Gotti e l’incubo esonero: “Mai sentito messo in discussione”
Il tecnico bianconero rimanda la mittente le voci secondo cui all’Udinese servirebbe un attaccante in più rispetto all’esonero dell’allenatore. Gotti commenta: “Nelle conversazioni con la società non mi sono mai sentito in discussione. Quello che non va bene è che il fatto che si facciano buone prestazioni mancando negli episodi vuol dire che non sono buone prestazioni. Non è facile metterci mano, però questa è la direzione che stiamo cercando di perdere“.