Dopo la conferenza stampa di ieri di Gasperini, oggi è il turno di Pioli. Il tecnico rossonero ha rilasciato alcune indicazioni sulla partita di domani contro l’Atalanta.
Le parole di Pioli
Sulle consapevolezze della squadra che permette di pensare solo all’avversario: “Essere consapevole delle proprie qualità è molto importante, poi al di là delle nostre certezze, abbiamo sempre grande rispetto degli avversari. Domani soprattutto perché sono forti e sono bravi. Sono due anni che fanno molto bene, ma noi domani dobbiamo fare una partita di qualità e provare a vincere”.
Sul rientro di Theo: “Theo aveva anche bisogno di riposo e anche se Dalot lo ha sostituito bene è chiaro che lui ci garantisce qualità importanti per domani”.
Se l’Atalanta è un modello: “Penso che stanno facendo un lavoro incredibile. Quando si raggiungono certi livelli significa che tutti hanno dato contributi importanti. Se le ultime partite non le hanno vinte significa che il campionato è competitivo e bisogna sempre essere al 100%. L’Atalanta domani metterà in campo le proprie qualità e sappiamo che sarà una partita da giocare con qualità e intensità. Sono le due squadre che vincono più contrasti. Sarà una partita di duelli e dobbiamo essere preparati”.
Come stanno Mandzukic e Rebic: “Mario si è inserito subito bene, ha una mentalità moderna ed europea, ha già lavorato anche in Italia. Zero problemi, molta positività nel suo arrivo e fisicamente sta molto bene. Il ritmo partita forse è diverso, ma si è presentato benissimo. Ci sono due possibilità: tenerlo fuori un po’ per farlo sistemare o metterlo subito dentro. Penso sceglieremo questa, domani dovrebbe essere convocato. Per Rebic e Krunic ho visto tanta felicità. Sono abituati a correre col pallone e se non possono farlo per 15 giorni sono tristi. Si sono allenati ieri e oggi, presto torneranno in condizione”.
Sul mercato da Scudetto: “Innanzitutto mi sento di ringraziare il club che si è fatto trovare pronto per rendere ancora più competitivo il gruppo. Il nostro obiettivo però non cambia: cercare di vincere sempre ed essere ambiziosi, arrivando nelle prime quattro. È una corsa a sette squadre molto forti, noi pensiamo sempre alla prossima partita”.
Su Ibra e Mandzukic insieme in campo: “È una possibilità. È arrivato anche per giocare insieme a Zlatan. Saranno le partite e le situazioni a determinare le scelte. Cerchiamo anche di cambiare i punti di riferimento agli avversari, vedremo quando metterlo in pratica”.
Su Gasperini che scherza sui rigori generosi al Milan, Pioli ha detto: “La realtà è che giochiamo un calcio offensivo e siamo spesso nell’area avversaria. Ecco perché prendiamo tanti rigori. Abbiamo preso tanti pali perché abbiamo giocatori forti. Ho rispetto per la classe arbitrale. Noi dobbiamo pensare a ciò che possiamo condizionare: le nostre prestazioni e i nostri risultati”.
Su Gasperini che si lamenta per i giorni di riposo e sulle parole di Rizzoli: “Non ci riguarda e non mi riguarda. Grandissimo rispetto da sempre per la classe arbitrale. Da sempre considerata la migliore. Noi ci concentriamo sulle cose che possiamo determinare. Posso dire solo che siamo la squadra italiana che ha giocato di più. Speriamo di continuare a giocare ogni tre giorni, abbiamo tanti giocatori anche per quello e sarà un vantaggio anche per me. Concentriamoci su quello e non su altre cose”.
Se pensa anche alla Coppa Italia: “Pensiamo solo a domani. Poi penseremo all’altra partita, altrettanto importante. Saranno 90 minuti difficili domani, ma abbiamo il modo di far bene”.
Se domani può cancellare il 5-0: “Penso che quella sconfitta sia stata cancellata in Cagliari-Milan dello scorso anno. Subito con la prima vittoria, quando è partito il nostro percorso”.
Se teme più Inter, Juventus o il Milan stesso: “Guardiamo a noi stessi. Dobbiamo consolidare ciò che stiamo facendo e migliorarlo. Dentro le nostre buone prestazioni ci sono anche cose da migliorare ovviamente. Quella col Cagliari dal punto di vista tecnico è stata una delle migliori. Dobbiamo insistere perché se uniamo qualità tecnica e intensità avremo sempre più possibilità di vincere. Non mi stanco di dire che ci sono sette squadre per quattro posti. Tante squadre possono vincere e tante possono rimanere fuori dalle prime quattro”.
Sul ruolo di Mandzukic e su Tomori: “Ho parlato con Mario e non mi potevo aspettare risposta migliore e disponibilità migliore. Gioca dove serve. Andremo ad affrontare tutto di partita in partita. In 18 partite solo due o tre convocazioni abbiamo avuto insieme Ibra, Rebic e Leao. Sono molto contento dell’arrivo di Mario, ci dà tante altre soluzioni. Tomori ha aggressività e velocità, abbiamo impressioni positive. Ora dobbiamo conoscerci meglio”.
Su Calabria paragonato ad Alexander-Arnold e Brahim da trequartista, Pioli ha le idee chiare: “Credo che nella crescita di Davide tanti meriti siano suoi. Nelle mie scelte dell’anno scorso, in cui è stato anche penalizzato, non ha mai smesso di lavorare. Ora si è meritato la mia fiducia con le sue prestazioni in partita e allenamento. Ha anche una serenità interiore. È molto intelligente e difficilmente cambia scelta. Ci dà tante soluzioni. Non possiamo che essere soddisfatti. Deve continuare così, ha ampi margini di crescita. Io penso che Brahim debba giocare lì, ha controllo orientato e sa entrare nella difesa. Poi può partire anche largo”.
Se i nuovi possono stravolgere le gerarchie:“Sono sempre fluide nel calcio. Ci sono sempre cali e picchi di condizione dei giocatori. Dipende molto da loro. Bene siano arrivati giocatori importanti, ci rendono ancora più competitivi. Le gerarchie dipendono da tante cose. Alzare il livello degli allenamenti ci servirà per essere più competitivi”.
Stefano Pioli ha speso due parole anche sullo stato di forma di Leao: “Può essere un fattore in ogni partita. Ora gioca più da attaccante, non importa la posizione di partenza, ma mentalmente pensa di più al gol, a essere in area e essere deciso nella finalizzazione. Ha le qualità per essere determinante, anche se la sua crescita è nello stare più dentro la partita con volontà e spirito di sacrificio. Anche domani ci sarà da vincere duelli e seconde palle”.
Cos’è cambiato nel Milan in un anno: “La convinzione. Ora siamo più convinti delle nostre qualità e dei nostri mezzi. Del fatto che abbiamo intrapreso la strada giusta. Prima non avevamo continuità”.
Termina così la conferenza stampa di Stefano Pioli
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