L’Italia verrà esclusa dalle Olimpiadi di Tokyo a causa della riforma dello Sport fatta dal primo governo Conte. Soltanto un decreto in extremis può salvare il Paese, che va incontro ad una clamorosa figuraccia. I portavoce di +Europa si sono scagliati contro il Governo per non avere promosso in questi mesi alcuna soluzione.
L’Italia non ha rispettato i canoni della Carta Olimpica e, dunque, dovrebbe essere esclusa dai Giochi Olimpici in programma a Tokyo a luglio 2021. Il provvedimento del Cio verrà ufficializzato mercoledì 27 gennaio, a seguito della riunione dell’esecutivo. Soltanto un decreto imminente che ridia al Coni l’autonomia tolta con la riforma dello Sport fatta dal primo governo Conte potrebbe cambiare le sorti del Paese. In molti, in queste ore, si stanno chiedendo perché non si è intervenuti prima. Il decreto in questione, infatti, è pronto da tempo, ma non è mai stato promulgato.
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L’attacco di Più Europa
Gli esponenti di Più Europa, partito nato nel 2018 dalla fusione fra i Radicali Italiani e dal movimento Forza Europa, hanno criticato con decisione l’operato del Governo in merito al suddetto tema. I continui ritardi nella ricerca di una soluzione, infatti, hanno portato all’imminente esclusione, che causerebbe gravi danni non soltanto sportivi, bensì soprattutto economici e d’immagine per il Paese.
“Il Comitato Olimpico Internazionale potrebbe sospendere l’Italia dalle prossime Olimpiadi di Tokyo. Il nostro Paese non parteciperà ai Giochi come Nazione e i nostri atleti potranno presentarsi solo come “indipendenti”. Dunque, niente inno e niente bandiera italiana. L’Italia si aggiungerebbe così a una lista che comprende anche Russia e Bielorussia. E, se questa esclusione dovesse avverarsi, potrebbero esserci ripercussioni negative anche sui giochi olimpici di Milano-Cortina del 2026. Un disastro senza eguali per la storia dello sport azzurro e per tutto il Paese“. Lo hanno scritto in una nota pubblicata su Facebook Maria Saeli, della direzione di Più Europa, e Manuela Quadrante, portavoce regionale Più Europa Sicilia.
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E si domandano: “Ma come si è arrivati a questo punto? A causa della perdita di autonomia del Coni dopo la riforma dello sport di due anni fa, fatta dal governo Conte uno. Una riforma che viola la Carta Olimpica, in quanto compromette l’autonomia del Coni, come lo stesso comitato olimpico italiano ha denunciato più volte. Secondo l’allora sottosegretario Giorgetti, tutto si sarebbe risolto con l’emanazione di decreti attuativi. Eppure, dopo due anni, un nuovo governo Conte e la nomina di un ministro per lo sport, Vincenzo Spadafora, dei decreti attuativi ancora nessuna traccia. A pochi giorni dall’ora x – mercoledì 27 gennaio – si attende ancora una soluzione. Sperando – concludono le portavoce di Più Europa – che l’Italia possa alla fine presentarsi a Tokyo con la sua bandiera, questa vicenda per il nostro paese rimane una vera e propria figuraccia olimpica“.