Lite con Lukaku, Ibrahimovic si difende: “Non sono razzista”

La tempesta sembra non essersi placata neanche il giorno dopo: la lite fra Romelu Lukaku e Zlatan Ibrahimovic continua ad essere un tema caldo. Lo svedese ha rotto il silenzio, ma è intervenuto il Codacons.

Lite Lukaku Ibrahimovic
Romelu Lukaku e Zlatan Ibrahimovic si scontrano (credit: Getty Images)

La lite fra Romelu Lukaku e Zlatan Ibrahimovic è stata una scena che resterà impressa per diversi anni nelle menti dei tifosi di tutto il mondo. In un derby divertente e ricco di emozioni, lo scontro fra i due leader ha attirato i riflettori e alimentato polemiche. “Do your woodoo sh*t, you donkey” (Fai i tuoi rituali woodoo, piccolo asino, che in Inghilterra sta ad indicare un calciatore forte fisicamente, ma senza tecnica) si sente dire dallo svedese, “Do you wanna talk about my mum?” (Vuoi parlare di mia madre?) risponde il gigante belga. La scena, per essere compresa, deve essere contestualizzata: il riferimento ai riti woodoo risale ai tempi in cui il centravanti dell’Inter giocava all’Everton; gli inglesi avevano offerto un ricco rinnovo contrattuale, ma il calciatore continuava a rifiutare su consiglio della madre che, attraverso un rito, aveva intravisto un futuro lontano da Liverpool per il proprio figlio. Da qui nasce la provocazione di Ibra e per questo motivo Big Rom ha risposto in quel modo. Eppure, si parla di razzismo.

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Lite Lukaku-Ibrahimovic, interviene anche il Codacons

Oggi è arrivata una comunicazione da parte del Codacons: “No Ibrahimovic a Sanremo”. Il perché, ovviamente, ha origine nel litigio di ieri sera, ed è spiegato così: “La Rai rischierebbe di far passare l’errato messaggio che l’azienda avvalla il razzismo”. La vicenda, però, è ancora tutta da chiarire: Ibrahimovic sembra aver rivolto una provocazione all’avversario, ma si sta indagando più a fondo per capire se ci sia una traccia di razzismo. Ma per ora, così non sembra: a trarre in inganno sarebbe la parola “donkey”, da molti percepita come “monkey”. E lo svedese si difende.

Ibrahimovic si difende: “Siamo tutti uguali”. E Pogba lo appoggia

Non ha perso tempo il centravanti del Milan: attraverso un tweet ha fatto sapere di non essere assolutamente razzista. “Nel mondo di Zlatan non c’è spazio per il razzismo” scrive Ibrahimovic, che però non si risparmia dal lanciare una frecciatina a Lukaku: “Siamo tutti calciatori, ma alcuni sono migliori di altri”. La posizione dello svedese sembra ben chiara e delineata: la sua era semplice provocazione.

In suo appoggio è intervenuto anche un ex compagno di entrambi i protagonisti: Paul Pogba. Il francese ha dichiarato su Twitter: “Zlatan razzista? Impossibile, mi vuole troppo bene”.