Mondiali di Cortina, parla il tecnico delle azzurre: “Prenderemo tre medaglie”

Gianluca Rulfi è l’allenatore della squadra italiana femminile di sci. Il tecnico punta molto su Curtoni, Brignone e Bassino ai Mondiali. E su Goggia dice: “È stato un pugno nello stomaco”.

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Gianluca Rulfi e Sofia Goggia – meteoweek.com

Quello italiano al femminile, nello sci alpino, è un vero e proprio squadrone. E potrebbe continuare a esserlo in questo finale di stagione, nonostante la pesante assenza di Sofia Goggia. La campionessa bergamasca si è fatta male scendendo il pendìo di Garmisch dopo l’annullamento del SuperG di domenica scorsa. Ma bisogna guardare avanti, anche perchè la prossima settimana inizieranno i Mondiali di Cortina. E a suonare la carica nel clan azzurro ci pensa Gianluca Rulfi. È lui, in qualità di allenatore, il principale artefice della creazione di questo squadrone.

Intervistato dai colleghi della Gazzetta dello Sport, Rulfi ha reso note le sue sensazioni dopo l’incidente della Goggia. Il tecnico non ha provato rabbia, anzi il dolore e il dispiacere sono emersi all’istante: “Quando ho notato la tuta azzurra a terra e ho capito che era lei ho avuto la sensazione di un cazzotto nello stomaco. L’ho sentita l’altro giorno, era nella fase della fustigazione, ha pianto davvero tutte le lacrime che aveva. Ora però basta, si volta pagina. Ricordiamoci che ha rischiato la carriera e che invece il tempo ce la ridarà normale“.

Tra le altre cose, non è da escludere che la Goggia possa andare ai Mondiali di Cortina, seppur come spettatrice. Coach Rulfi non esclude l’ipotesi, anzi è stato proprio lui a fare la proposta. Ma la sensazione è che tutto ciò non accadrà: “Le ho buttato l’idea, mi ha detto che in questo periodo vorrebbe studiare, dare qualche esame. È anche uscita dai gruppi whatsapp, è chiaro che non vuole che la lama si rigiri nella ferita. Vedremo tra qualche giorno che succederà“.

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Speranze azzurre ai Mondiali

Tornando alle ragazze che a Cortina ci saranno, Rulfi sostiene che i Mondiali potranno essere soddisfacenti per i nostri colori. “Il nostro è un gruppo eterogeneo – ha detto – , “élite” è un modo di dire visto che Sofia è soprattutto una velocista e Marta e Federica si concentrano di più sul gigante. Da un certo punto di vista metterle insieme è una cavolata, la fortuna è che non ci sono problemi quando ci appoggiamo al gruppo velociste di Feltrin e alle slalomiste di Guadagnini. È l’intero settore femminile che deve funzionare bene per avere questi risultati. Abbiamo persone che lavorano tutte per lo stesso obiettivo“.

Rulfi ha parlato di tre medaglie possibili per l’Italia ai Mondiali. In particolare, il tecnico punta su un colpo a sorpresa: “Elena Curtoni ce l’ha in canna. Ha fatto podio in discesa a Crans Montana, in superG ha avuto la sfortuna di partire tre volte col pettorale 1 ma in una delle due gare può fare il botto“. Ma la squadra azzurra arriva ai Mondiali in buone condizioni mentali e fisiche? La risposta dell’allenatore fa ben sperare: “Sì, considerando che nello sci non si possono fare programmi e che in Coppa del Mondo devi andare forte comunque, perché è lì si fa il ranking“.

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Si parla poi delle punte di diamante rimaste all’Italia dopo il ko di Goggia. In primis Federica Brignone, che punta al riscatto ai Mondiali: “Per quanto si dica che è in crisi, è lì a tre decimi dal podio anche in superG. Sa che ai Mondiali serve una prestazione da record e questo la sbloccherà“. E poi c’è Marta Bassino, che per alcuni è in calo dopo l’exploit tra dicembre e gennaio. Rulfi punta fortissimo su di lei: “Nel gigante di Plan de Corones ha sciato maluccio in un paio di settori, per il resto era con le altre e ha finito terza. In superG sarà della partita: quello di Cortina è semplice, senza passaggi scabrosi. Esige di spingere come in gigante, quindi lei c’è“.