Crotone, Stroppa: “Dobbiamo essere più determinati”

Il tecnico del Crotone presenta la partita contro il Sassuolo, che deve essere un nuovo punto di partenza. Stroppa punta sui cambiamenti in attacco, con il graduale inserimento di Ounas e Di Carmine.

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Giovanni Stroppa vuole la svolta – meteoweek.com (photo by Getty Images)

Il Crotone si gioca una delle ultime occasioni per rientrare a pieno titolo nella lotta per la salvezza. La formazione calabrese ospiterà allo stadio “Ezio Scida” il Sassuolo, in una gara valida per la 22esima giornata del campionato di Serie A. I pitagorici allenati da Giovanni Stroppa sono malinconicamente all’ultimo posto in classifica e devono sbloccare uno score che si sta facendo sempre più negativo. Per questo motivo il tecnico dei rossoblu si aspetta di vedere una squadra grintosa e pronta a lottare su ogni pallone, oltre a proporre il suo gioco.

Andiamo dunque a leggere le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Crotone, Giovanni Stroppa.

Come arriva il Crotone alla partita – “Ci sono tanti aspetti. Io credo che la squadra nella maggior parte della prestazione è concentrata. Non prendiamo goal per il sistema di gioco, abbiamo preso tanti goal a difesa schierata, e quindi non credo sia il sistema di gioco. È una questione di concentrazione e attenzione”.

Un Crotone in difficoltà – “La squadra ha sicuramente dei limiti e devo dire che nelle ultime due partite c’è un esempio che sono le rimesse laterali, da rimessa laterale abbiamo preso due goal. Poi goal davanti la porta. Credo non sia indicativo il modo di difendersi. Se a tre, o quattro o cinque”.

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Le assenze a centrocampo – “Puntavamo su Cigarini, ci è mancato, come ci è mancato Benali, perchè credo siano giocatori che abbiamo un peso specifico sul campo. Abbiamo pagato anche in questo. Averlo con noi ci dà qualcosa, un senso più di normalità anche se poi in campo non ce lo abbiamo”.

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I cambiamenti in attacco a gennaio – “Il fatto che è arrivato Di Carmine e poi Ounas ha alzato la competitività della squadra. Messias sicuramente è una freccia dell’arco che abbiamo a disposizione, c’è la possibilità di giocare anche in modi diversi”.