Un primo tempo di buio più totale per il Pescara, che affonda sull’autogol di Sorensen e continua a subire per tutti i primi 45 minuti di gioco l’attacco del Venezia. Il punto debole dei padroni di casa è l’immobilità della difesa che manda in emergenza tutta la squadra, costretta a giocare molto arretrata in campo.
Il Pescara gioca il primo tempo ripegandosi sulla difesa e subendo le incursioni del Venezia. La squadra sembra avere dei grossi problemi nel reparto arretrato, dove è lento e fa fatica. Tutta la squadra sembra quindi costretta ad aiutare i difensori per evitare di lasciare troppi spazi agli avversari. Il Venezia è bravo a capire sin da subito che la velocità è il punto debole degli avversari e li schiaccia negli ultimi trenta metri del loro campo.
Su un’azione prolungata di palleggio degli arancioneroverdi, Bellanova commette l’errore di regalare un calcio d’angolo agli avversari. Il tiro dalla sinistra è di Tagourdeau e Sorensen fa autogol insaccando nella propria porta per lo 0-1, che arriva dopo un quarto d’ora di gioco. Scognamiglio commette l’ennesimo imperdonabile errore difensivo quando al 28′ regala il pallone all’avversario Bocalon.
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La punta centrale del Venezia si trova da solo davanti a Fiorillo e sbaglia nella conclusione che avrebbe potuto allargare pericolosamente il passivo. È sempre la squadra opsite a creare tutte le azioni di gioco, con Machin che è l’unico a cercare di attaccare. Il numero 99 del Delfino, però si trova a giocare completamente da solo in campo, senza poter trovare il dialogo con i compagni schiacciati in difesa.
Le statistiche parziali a fine del primo tempo danno bene l’idea dello squilibrio in campo fra le due formazioni. Il Venezia ha realizzato 10 corner, mentre il Pescara non ne ha tirato neanche uno. La squadra ospite ha tirato in porta per ben 10 volte, mente i padroni di casa solo una. Il possesso palla è infine al 59,6% della squadra arancioneroverde, mentre il Delfino di ferma al 40,4%,