Keita Balde si racconta in una lunga intervista in cui parla dei suoi primi mesi alla Sampdoria e non solo. L’obiettivo è quello di migliorarsi sempre.
Un inizio difficile, poi la crescita fisica e non solo. Keita Balde si sta prendendo la Samp, a dimostrarlo ci sono i quattro gol in dieci gare e la fiducia, sempre più alta, del tecnico Ranieri. Ci è voluto tempo, ma alla fine il supercolpo del mercato estivo sta iniziando a far vedere tutta la sua classe. L’attaccante appena arrivato a Genova è stato contagiato dal Coronavirus, poi è stato vittima di un problema muscolare e così la sua stagione praticamente è iniziata a dicembre.
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Sampdoria, Keita si racconta
Ora Keita sta bene ed è decisamente battagliero: “il bilancio è positivo, le difficoltà servono per migliorarsi, sapevo che nel momento in cui fossi stato nelle migliori condizioni avrei potuto dare una mano alla squadra”. Obiettivo già raggiunto, ma l’ambizione è quella di fare sempre qualcosa di più: “mi fa piacere che Ranieri e la società vogliano alzare l’asticella, bisogna sempre inseguire la perfezione e tutti possiamo dare qualcosa di più”.
Il momento per Keita e la sua Sampdoria è positivo anche se “a Benevento avremmo potuto fare qualcosa in più – ammette l’attaccante alla Gazzetta dello Sport – e con la Fiorentina sarà una gara tosta così come tutte le prossime quattro partite”.
Le parole di Keita su Damsgaard
L’uomo del momento tra i blucerchiati è sicuramente Mikkel Damsgaard, talentino che tra l’altro ha servito l’assist a Keita nei gol con Inter e Benevento. “In una settimana avevo già capito le sue potenzialità, è umile e perbene, in più possiede un talento enorme, ci intendiamo al volo perché in campo parliamo la stessa lingua. Ora è il momento di lasciarlo lavorare tranquillo e raccoglierà grandi frutti in futuro”. Magari già da domani contro la Fiorentina, gara in cui Keita dovrebbe partire titolare insieme a Quagliarella in attacco, mentre il danese deve ancora conquistare una maglia. Ranieri lo può utilizzare in più ruoli e ultimamente lo usa come grimaldello per aprire le difese a gara in corso. Chissà che contro i viola il “maghetto” non possa iniziare a dispensare le sue magie già dal primo minuto.