Genoa, Criscito si ferma ancora: è il terzo stop stagionale

La partita di Criscito contro il Torino è finita anzitempo per un infortunio, ora quanto dovrà stare fuori il difensore del Genoa?

Genoa Criscito
Il difensore del Genoa, Domenico Criscito, 34 anni (Credits: Getty Images)

E’ una domanda a cui ancora non c’è una risposta certa. Il giocatore si sta sottoponendo agli esami clinici del caso per valutare il problema alla caviglia. Al termine del match contro i granata, il capitano rossoblu è uscito dolorante dallo stadio, ma va detto che dopo i primi segnali poco incoraggianti, oggi filtrano sensazioni maggiormente positive. Insomma lo stop potrebbe non essere molto lungo, anche se il mancino è a rischio per la sfida di sabato contro il Verona.

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In caso di assenza Ballardini dovrà trovare il giusto sostituto per mantenere la sua difesa blindata. Un solo gol subito nelle ultime cinque gare hanno fatto della retroguardia del Genoa una delle migliori dell’intero torneo dal cambio di tecnico in poi. Merito di un Perin ritrovato, di un super Radovanovic e anche di Domenico Criscito che però non ha avuto un’annata semplice. Quello di questa settimana è già il terzo stop, anche se si spera che sia meno lungo degli altri.

La stagione tormentata di Criscito al Genoa

La stagione tormentata di Criscito al Genoa è cominciata a settembre con un mese di stop dovuto al COVID-19 che a quei tempi ha letteralmente investito la rosa rossoblu. Tre in totale le partite saltate, ma la sfortuna non è finita qui. A due settimane dal ritorno in campo, il difensore si è fermato per un altro mese a causa di un problema al ginocchio. In questo caso le gare senza scendere in campo sono state ben 5. Un calvario che è finito con l’arrivo del nuovo anno in cui Criscito è sempre stato impiegato da Ballardini sulla parte sinistra del pacchetto a tre della super difesa rossoblu.

Ora un nuovo stop, si spera breve e una soluzione da trovare. Il tecnico del Grifone in caso di assenza del capitano potrebbe puntare ancora una volta su Goldaniga che ha sempre risposto molto bene quando chiamato in causa. Più difficile l’esordio dal primo minuto del nuovo acquisto Onguènè che, arrivato da poco in Italia, ha ancora bisogno di adattarsi al nostro calcio.