Di Francesco gasa il Cagliari: “Forza, noi rappresentiamo il nostro popolo”

Conferenza stampa in vista di Cagliari-Toro di venerdì sera: mister Eusebio Di Francesco trova similitudini e dice “anche loro non meritano la classifica che hanno, come noi…”

Eusebio Di Francesco (Photo by Enrico Locci/Getty Images)
Eusebio Di Francesco (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

 

Ventidue partite giocate in serie A: 15 punti per il Cagliari, 17 per il Toro, in vista dello scontro diretto di venerdì sera alle 20.45 in terra sarda. Per mister Eusebio Di Francesco non ci sono dubbi: “La classifica è bugiarda, per loro e per noi”. Il presidente Gullini ha mostrato tutta la sua stima e fiducia nei confronti del tecnico ex Roma, al quale è stato pure rinnovato il contratto con la squadra in zona retrocessione. Il Cagliari (che non vince dallo scorso 7 novembre) si è poi ritrovato in situazioni surreali e sfortunate come contro il Sassuolo (1-1 ospite al 94′) o l’Atalanta (0-1 dei bergamaschi al 90′). Tutto storto.

Cagliari, Di Francesco manda segnali: “Voglio vedere più qualità”

Di Francesco resta fiducioso e speranzoso, sa che la svolta può essere dietro l’angolo. E chissà che non arrivi proprio contro il Toro materializzando un pesantissimo sorpasso in classifica. Così il mister oggi in conferenza stampa: “Loro hanno appena avuto due positivi al Covid, ma abbiamo visto che può accadere a tutti: io lavoro pensando ai miei. Ma dal mio punto di vista il Toro non merita questa classifica e, come noi, sta lottando in acque basse. Sono equilibrati e compatti, cercano di sfruttare soprattutto i due attaccanti: Belotti è insostituibile per loro. Sanno difendersi bene e poi ripartire con grande piglio, ultimamente hanno trovato equilibrio. Voglio vedere più qualità. Non solo in difesa, ma soprattutto quando attacchiamo e ripartiamo: dobbiamo cercare di essere più lucidi e determinati nell’ultima azione. Questa è ciò che chiedo, ma per farlo serve più coraggio”.

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Continua Di Francesco: “Se sono ancora qui è perché credo che possiamo risollevare questa squadra. Ma non dobbiamo piangerci addosso, non parliamo più di sfortuna. Noi rappresentiamo un popolo: lo so e lo percepisco. Per me è una questione personale: voglio dimostrare che non meritiamo questa posizione, per questo lotteremo e combatteremo anche per i nostri tifosi. Klavan e Luvumbo? Entrambi arrivano da un lungo infortunio, però li valuterò dalla prossima settimana. Dei due, il primo  è certamente quello più pronto. Coppia Simeone-Pavoletti? Tutto è possibile, per Nainggolan aspettiamo l’allenamento di stasera. Sia lui che Ceppitelli si sono allenati col gruppo, spero di recuperarli e poterli schierare entrambi. Bisogna essere ottimisti ora che abbiamo bisogno di sostegno. Noi vogliamo ovviamente vincere, al di là del fatto che ancora mancano tante giornate. È presto per parlare di dentro o fuori.

Infine: Nainggolan per me è un trequartista, è un ruolo che ha sempre fatto bene in carriera. Joao Pedro è più attaccante che trequartista, è una seconda punta. Ma non èenso che i problemi si risolvano con gli uomini che metti in campo, ma sempre con lo spirito generale di squadra, questo fa la differenza. Dobbiamo osare un po’ di più”.