Grande soddisfazione per Davide Nicola al primo successo sulla panchina del Toro: dopo 4 pareggi di fila ecco il pesantissimo 0-1 di Cagliari firmato Bremer
Un Toro solido, ordinato, cinico. Una squadra che fa sfogare l’avversario e poi lo tramortisce. Un Toro vittorioso. La vince lui: Davide Nicola. Gestione perfetta dei granata nella partita più importante della stagione, ovvero lo scontro-salvezza che spedisce il Cagliari all’inferno a -5 dal Torino. Per i sardi 14esima sconfitta in 23 gare, un punto nelle ultime 10 partite: Di Francesco rischia il posto. Davide Nicola, invece, si gode la prima vittoria sulla panchina del Toro.
Nicola dopo Cagliari-Toro 0-1: “Continua la nostra crescita”
Eccolo ai microfoni di Sky: “Questa è una vittoria che non vale doppio, ma sempre tre punti. Vedo cosa stanno dando i ragazzi, sono contento per loro e per la società. Tutti stanno dando il massimo. Nei primi 25 minuti siamo riusciti a tenere il baricentro alto, come avevamo preparato di fare. Poi la qualità del Cagliari ci ha abbassato un po’ e allora noi abbiamo lavorato sulle traiettorie di intercetto. Sono davvero soddisfatto. Le mie emozioni? Ero focalizzato sulla partita, l’ho preparata al meglio in settimana nell’ottica di tenere il match con equilibrio. Queste partite le puoi vincere ma anche perdere. Dobbiamo rispondere alla domanda “come si reagisce”, in ogni caso, ad ogni situazione. Il prima adesso conta poco. La situazione è migliorata, siamo cresciuti ma si va avanti sapendo che dobbiamo salvarci. Prima abbiamo sempre rimontato, poi non abbiamo subìto gol, ora siamo riusciti a vincere. Questo significa che la crescita c’è tutto, ma possiamo ancora migliorare”.
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Ancora Nicola: “L’ho detto all’inizio, si parte sempre dalla coesione e dalle relazioni positive e costruttive. E’ difficile ottenere qualcosa senza unione d’intenti. Sono contento anche per i nostri tifosi. Ci mancano tanto. Li immaginiamo vicini costantemente. Sono felice anche per il gol arrivato su un corner, perchè tutta la settimana è stato fatto un grande lavoro da un mio collaboratore. Se sono soddisfatto? Certamente. Io vivo i miei ragazzi, vedo lo stato emotivo che hanno, so che vogliono tirarsi fuori da questa situazione di classifica. Ma tutto subito non si può. Questo però è un campionato particolare e il valore delle squadre non segue il valore espresso dalla classifica”.
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