Al termine della gara Genoa-Verona 2-2 ha parlato il giovane centrocampista Nicolò Rovella commentando non solo la gara.
Ballardini lo manda in campo nella ripresa con il Genoa in difficoltà e lui fa la sua parte. Anche se poi il gol del 2-2 lo segna Badelj a una manciata di secondi dalla fine. “Pareggiare così è un’emozione unica, la rete ci ha fatto esultare tutti, quando siamo rimasti in dieci si è vista la forza del gruppo”. Nicolò Rovella è già promesso sposo della Juve, ma arriverà a Torino solo nel 2022: “per questo se il mister deciderà di farmi giocare io sarò pronto, altrimenti andrà bene lo stesso”.
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Rovella tra Genoa e Juventus
L’intervista a Sky Sport di Rovella si concentra anche sul futuro che sarà bianconero: “ed è ovvio che qualche battuta ci sia, ma io sono qui da quando aveva 13 anni e Genova è una seconda casa. Sono legato a questi colori e darò sempre tutto fino a quando sarò qui, anche se ho firmato con un’altra squadra”. In passato Rovella è stato allenato anche da Massimo Ambrosini: “era un gran giocatore, lo guardavo con ammirazione. Mi ispiravo a lui e a Marchisio”.
E proprio come il “principino” anche Rovella si vestirà di bianconero in un momento in cui alla Juve qualcosa a centrocampo manca: “sarebbe un sogno essere il giocatore che gli manca, ma penso che quel sogno arriverà piano piano. La prima cosa è conquistare la salvezza in questa stagione e senza pressioni”. Perché per la pressione ci sarà tempo quando sarà a Torino, soprattutto perché il suo cartellino è stato valutato un bel gruzzolo: “io per ora ora cerco di fare quello che mi chiede il mister e ascolto i miei compagni, senza fretta”. Il futuro arriverà, ma per ora è meglio pensare al presente e a gioire con tutto il Genoa per il gol al 95’ di Badelj che vale un punto fondamentale per la salvezza rossoblu.