Honda, svelata la nuova moto: Marquez ci sarà?

La nuova moto della Honda per il Mondiale 2021 vede ufficialmente la luce. Marc Marquez si dice pronto per la nuova sfida. E svela il piano B per evitare nuove ricadute.

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I pensieri di Marc Marquez – meteoweek.com (Photo by JAVIER SORIANO/AFP via Getty Images)

La nuova Honda HRC per il Mondiale 2021 della MotoGP è stata presentata oggi. Alla presenza delle più alte cariche della casa produttrice di Iwata, si è tolto il velo sulla moto che prenderà parte al campionato del mondo. Al fianco di Marc Marquez, sulle cui condizioni fisiche restano ancora grandi dubbi, ci sarà il connazionale Pol Espargaro, proveniente dalla Ktm. Andiamo a leggere le dichiarazioni salienti dei protagonisti della presentazione.

Tetsuhiro Kuwata, General manager race operations Honda – “Siamo reduci da un’annata difficile per il Covid, che ha creato problemi a tutti, ma siamo concentrati a dare il meglio. La nota negativa è stata l’infortunio di Marc Marquez, ma ci siamo focalizzati sugli aspetti tecnico e impegnati a tornare nelle nostre posizioni del passato. Sarà una sfida in più: non abbiamo potuto sviluppare il motore, ma la moto in generale sì, in altre aree: il nostro approccio però non cambia con le limitazione di intervento sul motore. Pol? Dobbiamo aiutarlo e dargli il supporto massimo: speriamo sia in condizione di lottare per il mondiale, anche contro il suo compagno Marquez. A Marc serve tempo per risolvere il suo infortunio, tornerà quest’anno più forte di prima: è il nostro obiettivo insieme a quello di metterlo in condizione di lottare per il mondiale”.

Albert Puig, team manager Honda – “Noi impariamo ogni giorno e vale non solo per il 2020 così difficile per tutti: dalle difficoltà nascono delle opportunità per imparare e crescere e deve essere questo il nostro obiettivo. Con Pol Espargaro crediamo di aver alzato il livello del team e sappiamo che la competizione interna fa alzare l’asticella per tutti; Marc è un campione speciale, troverà un modo per tornare a essere Marc Marquez e lo supporteremo al meglio in questo senso”.

Pol Espargaro, pilota ufficiale Honda – “La prima cosa sarà di essere calmi, avere tutto sotto controllo per quanto possibile, stare concentrato sul mio lavoro e rendere al meglio. Vedermi nella tuta arancio-rossa della Honda è stato emozionante, è lì che ho realizzato dove ero approdato e quanto prestigioso sia correre per il team Honda Hrc. Marquez? Eravamo bimbi quando ci incontrammo la prima volta in pista, me lo ricordo: abbiamo fatto belle battaglie in Moto2 e averlo al fianco è speciale. Abbiamo un buon rapporto, ma è il mio primo rivale: lui è miglior pilota al mondo e lottare con lui sarà difficile”.

Honda, parla Marquez

Queste invece le dichiarazioni salienti rilasciate da Marc Marquez: “Passo dopo passo sto migliorando, la riabilitazione alla spalla prosegue e siamo sulla strada giusta. I dottori mi hanno dato buone notizie e ora devo seguire il mio corpo facendo fisioterapia e la preparazione, ma non so quando sarò pronto: la cosa importante è che ogni settimana, non ogni giorno le cose vadano meglio e sono ottimista”.

La nuova stagione – “Nel 2020 mi sono mancati il team, le corse, l’adrenalina. È stata la prima volta nella mia carriera che ho affrontato un infortunio così serio, ora devo guarire del tutto, ma un conto è far recuperare al 100% l’osso, un altro il muscolo. Non sarà facile, ma rivedrete il vero Marquez in pista: tornerò in sella al più presto possibile, ma non so dire quando. Ogni corridore parte per la nuova stagione con l’obiettivo di vincere, ma il mio primo traguardo è di godermi il ritorno in moto”.

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La scelta per la ripartenza – “Lavorerò non in modo aggressivo, ma nel modo giusto per recuperare la muscolatura ed essere in grado di guidare la moto in modo corretto: il 100% della forma arriverà con il tempo, ma voglio ottenere quanto mi serve per stare in sella in modo appropriato, con una forma fisica generale e delle braccia accettabili per pilotare una MotoGP. Io mi pongo un traguardo alla volta: ai test in Qatar non vado perché non mi sento pronto, a quel punto proverò a esserci per i GP in Qatar, ma decideranno i dottori”.

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Il piano B – “Se non sarò ancora in condizione il traguardo sarà il GP in Portogallo e se non sarà possibile allora metterò nel mirino Jerez. A metà marzo ho un altro controllo dei medici e vediamo cosa dicono: quando mi diranno che sarò pronto, tornerò in sella: vedremo se il consolidamento dell’osso sarà al 60%, 70% o non so e pure che forza muscolare avrò. Al momento ho iniziato da poco un lavoro anche di carico, ma parliamo di 1 kg di peso, e vediamo come procede”.