Marta Bassino ha vinto la Coppa di gigante, nonostante il settimo posto nell’ultima gara stagionale. Chiude quinta, invece, Federica Brignone, che pensa già al futuro. Tra gli atleti azzurri del maschile Alex Vinatzer si aggiudica il titolo di “best skier Under 23”, ottenendo un altro quarto posto.
La stagione 2020/21, fortemente condizionata dalla pandemia di Coronavirus, si è conclusa con la conquista della Coppa del Mondo da parte dell’azzurra Marta Bassino. È la quarta italiana della storia dopo Deborah Compagnoni, Denise Karbon e Federica Brignone. La gioia è immensa mentre a Lenzerheide alza al cielo la sfera di cristallo di gigante. La sciatrice, nell’ultima gara stagionale, ha ottenuto soltanto un settimo posto, ma le quattro vittorie su otto sono state più che sufficienti a garantirle il titolo.
“Io sono piena di gioia e soddisfazione. Ho avuto un po’ di tempo per metabolizzare questo successo, ma oggi, nel prendere in mano la Coppa, ho realizzato ancora meglio tutto quello che c’è dietro. Tutto il lavoro di un anno, tutte le persone che mi hanno aiutato. C’è un mondo, davvero. E’ stata una stagione lunga e stressante, anche per la situazione che c’è intorno a noi. Mi reputo molto fortunata di essere riuscita a fare il mio lavoro e disputare le gare. Gli ultimi giorni sono stati faticosi mentalmente, e ho cercato di tirare fuori le ultime energie per arrivare fino in fondo“. Lo ha detto Marta Bassino pochi istanti prima della premiazione, ai canali ufficiali della Fisi.
La testa, però, adesso va subito al futuro: “Guardando avanti, la voglia di ripetersi è sempre tanta. Da lì ripartirò per migliorarmi e crescere ancora. A Kranjska Gora ho vissuto un week-end incredibile, forse il più emozionante della mia vita. le condizioni erano difficili, la pista non trasferiva sensazioni e vincere due gare in due giorni è statto veramente forte. Il mio auspicio — ha concluso — è che ci si possa ritrovare a Solden con il pubblico”.
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Federica Brignone non nasconde la delusione per il mancato arrivo sul podio. Soltanto un quinto posto nella classifica finale di gigante — e un settimo in quella generale — per l’atleta azzurra, che lo scorso anno aveva conquistato lo storico successo nella Coppa del Mondo generale. La prima italiana ad ottenere questo trionfo. In questa annata non è riuscita a ripetersi, seppure si sia tolta qualche soddisfazione: cinque podi e la vittoria nel Super G della Val di Fassa. Con quest’ultimo risultato ha raggiunto Deborah Compagnoni nel record per il numero di successi totali in Coppa del Mondo, pari a 16.
Le dichiarazioni rilasciate al termine dell’ultima gara stagionale a Lenzerheide, dove si è posizionata al quarto posto conclusivo (la migliore tra le azzurre), sono pungenti. Federica Brignone, infatti, ha avvertito gli appassionati in merito al fatto che il gigante potrebbe essere stato l’ultimo della sua carriera. “Spero di non fare un’altra stagione del genere, sono contenta di come l’ho chiusa perché ho lottato con la stanchezza e la poca motivazione. Oggi non me ne fregava davvero nulla. Ho davvero bisogno di staccare e spero di ritrovare presto la motivazione per allenarmi, perché fare le gare in questo modo non ha senso. Ci vuole un cambiamento nella mia testa, altrimenti non so se mi rivedrete al cancelletto il prossimo anno, anche se sono fiduciosa di ritrovarmi“, ha detto ai microfoni di Rai Sport. Chissà cosa accadrà nei prossimi mesi, ma è difficile credere che la sciatrice possa mollare.
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Alex Vinatzer, al termine della stagione 2020/21, può invece festeggiare il titolo di “best skier Under 23”, a cui lo sciatore tiene particolarmente. “Mi avevano detto che sarebbe bastato fare meglio del 6° posto ed è stata una motivazione in più, è un premio che mi rende orgoglioso“, ha detto ai microfoni di Rai Sport al termine dell’ultima gara stagionale. Resta, tuttavia, un po’ di delusione per il quarto posto. Il ventunenne non è riuscito, nonostante lo sprint finale, a risalire il podio. “Il risultato finale lasci un po’ d’amaro in bocca, ma ora posso dire che in questo finale di stagione mi sono davvero ripreso. Quanto successo a gennaio mi è servito tantissimo per capire e imparare, ci sono varie persone che mi hanno aiutato un sacco e ora so cosa devo fare“.
Il gardenese adesso vuole già prepararsi per il futuro: “Vi dirò, non vedo già l’ora della prossima stagione, anzi vorrei continuare a sciare fino a giugno“. E sulla sua partecipazione alle Olimpiadi: “Sì, Pechino è l’obiettivo e per quel giorno dovrà essere tutto perfetto“.
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