Inghilterra, il ct Southgate: “Le 50 panchine sono un onore”

Domani sera l’Inghilterra di Southgate inizierà il percorso verso i Mondiali del 2022. Il commissario tecnico ha parlato alla vigilia della sfida contro San Marino.

Southgate Inghilterra
Gareth Southgate, ct dell’Inghilterra (credit: Getty Images)

Inghilterra-San Marino sarà la sfida che darà il via al cammino della Nazionale dei tre Leoni verso il Mondiale del 2022. La squadra allenata da Southgate giocherà domani sera a Wembley per la prima giornata del girone I.
Il ct ha parlato questa sera in conferenza stampa: ecco le sue dichiarazioni di seguito.

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Inghilterra, la conferenza stampa di Southgate prima di Inghilterra-San Marino

Gareth, domani sarà la tua 50esima panchina con la Nazionale. Sarai il primo a raggiungere 50 presenze da giocatore e 50 da allenatore con l’Inghilterra. Cosa ti ha lasciato il calcio internazionale dalla tua prima presenza a Wembley tanti anni fa?
“È un momento che ricorderò per sempre con la mia famiglia. Da giovane calciatore il mio unico sogno era giocare per l’Inghilterra, perciò farne parte per tanti anni da giocatore e avere il privilegio di far parte della FA partendo dal livello giovanile è un onore, assolutamente. È un bel traguardo, ma ora il mio focus è sulla squadra e sulla qualificazione al Mondiale da raggiungere”.

Come stanno Rashford e Saka? Riusciranno a giocare le prossime partite?
“Sono entrambi in dubbio, Marcus più di Bukayo al momento. Marcus ci tiene a stare a contatto col gruppo, mentre Bukayo ha dovuto raggiungerci dopo per alcuni impegni con il club. Spero di averli a totale disposizione entro un paio di giorni”.

San Marino è ultima nel ranking e non ha mai vinto una partita a livello competitivo: c’è qualcosa che ti preoccupa per domani?
“Ogni squadra può segnare in qualsiasi partita in qualsiasi momento. Dobbiamo concentrarci per tenere il pallone il più possibile, giocando bene e divertendoci in fase di possesso. Abbiamo i movimenti e la creatività per creare delle occasioni e per segnare dei gol. Dobbiamo essere positivi e divertirci. Siamo a Wembley, avremo il pallone e dovremo usarlo bene”.

Quanto giocherà Kane? Terrai conto del suo desiderio di superare il record di gol di Rooney?
“Se dovessi far scegliere ad Harry, giocherebbe ogni minuto, ma non succederà [ride, ndr]. È bellissimo avere un capitano che vuole giocare sempre, ma ha giocato dei supplementari [in Europa League, ndr] e ha avuto una partita molto intensa subito dopo. Abbiamo i giocatori per gestire gli impegni nel miglior modo, lo abbiamo provato in allenamento in questi giorni. Dobbiamo essere freschi per le partite contro Albania e Polonia. Non è una novità per noi come staff, ma dobbiamo comunicare bene con i calciatori”.

A proposito di razzismo, la FA ha affermato che qualcosa deve cambiare. Cosa pensi si possa fare? Siamo arrivati al punto che i calciatori eliminano i profili social.
“Prima di tutto, è inaccettabile essere vittime di razzismo. È una situazione davvero complessa, è importante e bello comunicare coi tifosi, soprattutto in questo periodo, ma se questa interazione porta negatività nessuno vuole averci a che fare. La FA e altre associazioni hanno concordato la necessità di inserire delle regole, ma è difficile perché questi insulti non arrivano solamente da persone che vivono in Inghilterra, possono provenire da ogni parte del mondo. Dobbiamo prendere posizione contro il razzismo, non è accettabile”.

I giocatori si inginocchieranno prima della partita domani? [In Premier League i calciatori si inginocchiano prima della partita per lanciare un messaggio contro il razzismo, ndr]
“Ne ho parlato con i ragazzi ieri sera, dobbiamo sentire l’altra squadra. È importante conoscere le opinioni di tutto. Ciò che importa è che saremo uniti in tutto ciò che faremo. Se saremo d’accordo, ci metteremo in ginocchio. Si parla di inginocchiarsi o lasciare il campo, ma servono discussioni più profonde per risolvere il problema”.

Come giocherete le prossime partite?
“Stiamo ragionando a breve, medio e lungo termine. Dobbiamo essere tatticamente flessibili, come stiamo facendo da 3/4 anni. In un club c’è più continuità, nel calcio internazionale si mettono in campo i migliori calciatori a disposizione nella posizione più adatta a loro. Molti giocatori sono duttili, possiamo cambiare modulo molto rapidamente: è una caratteristica fondamentale per diventare un top-player nel calcio moderno. Nei club si adattano molto in fretta, sarà così anche qua”.

In questo gruppo ci sono belle storie di giocatori tornati in Nazionale dopo tanto tempo. Come approcceranno la gara di domani?
“Purtroppo non ci siamo allenati molto perché alcuni giocatori hanno avuto una partita domenica, siamo stati poco sul campo. Ma tutti hanno il giusto atteggiamento, si sente la felicità di essersi riuniti in gruppo. A volte fa bene cambiare aria, cambiare gruppo dopo tante partite giocate con i club: essere tornati insieme restituisce energie ed è bello da vedere. Siamo molto contenti di questi ultimi giorni, vogliamo che i ragazzi si divertano giocando a calcio: abbiamo fatto sedute in cui i giocatori si sono divertiti con il pallone sfidandosi tra loro anche”.

Dopo 50 panchine da ct, quando sei felice dei progressi della squadra?
“Ovviamente all’inizio mancava la fiducia sotto tutti i punti di vista. Un Europeo deludente, due cambi molto veloci di ct… Abbiamo dovuto lavorare dopo tutto questo, qualificandoci anche per il Mondiale seguente. Abbiamo attraversato molte fasi, ovviamente gli ultimi 12 mesi hanno rappresentato una situazione particolare per tutti. Allenare durante questo periodo è stato tra il sublime e il ridicolo. Ma è un grande onore, ma guardo avanti: domani contano solo la squadra e la prestazione. Ci prepariamo per queste tre sfide”.

Quanto è importante avere giocatori versatili in una rosa da 23 giocatori?
“È importantissimo per tutte le partite perché si potrebbero affrontare cambi tattici degli avversari. Avere a disposizione calciatori che capiscono e che si rendono conto della tattica prendendo decisioni in campo è utile. I giocatori delle nostre Academy sono molto più versatili ultimamente, sono abituati ad allenarsi bene sin da piccoli e guardano calcio di alto livello. Ci sono molti allenatori di altissimo livello, sta avendo un buon impatto sul calcio inglese”.