Dopo la sosta nazionali l’Inter si appresta ad affrontare un tour de force fatto da 7 partite in 20 giorni, con 3 scontri diretti e 2 sfide Champions.
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Sarà un vero e proprio tour de force quello a cui andrà incontro l’Inter dopo la pausa nazionale. E tra le 7 partite in 23 giorni che l’Inter dovrà affrontare ci sono ben 3 scontri diretti, le partite con Lazio, Juventus e Milan in campionato, e la doppia sfida di Champions contro la rivelazione del girone Sheriff Tiraspol. Un set di partite che potrà portare risposte riguardo le ambizioni della stagione nerazzurra.
È andata in onda alle 15 sui canali ufficiali dell’Inter la conferenza stampa di Simone Inzaghi, che si appresta ad affrontare per la prima volta da avversario la sua ex-squadra, della quale ha parlato così: “La Lazio è una squadra costruita molto bene e con delle ottime qualità, stanno facendo ottime gare e dopo l’ultima sconfitta avranno tantissima voglia di far bene”. Un Inzaghi nostalgico che ha sottolineato come la Lazio sia stata la sua casa per ben 22 anni di carriera da calciatore e allenatore, e come dunque il suo rapporto con i tifosi sia stato speciale.
Un’Inter che come sottolinea lo stesso Inzaghi cercherà di farsi trovare pronta nonostante le molte probabili assenze dovute al ritorno dei nazionali. I sud-americani torneranno infatti a meno di 24 ore dalla partita. “Dovrò valutare le condizioni di Lautaro e Correa” dice Inzaghi, che si sostiene pronto a schierare in alternativa a loro due, uno tra Satriano, Perisic e Calhanoglu, nonostante quest’ultimo abbia avuto problemi alla caviglia in nazionale, che rendono dubbia la sua presenza dal primo minuto. Assenti certi Sanchez, Vidal e Sensi, con la speranza di recuperare l’ex Sassuolo per la sfida di Champions di martedì.
Inzaghi descrive la Lazio come una squadra che fa grande pressing e sottolinea la necessità di essere puliti e bravi tecnicamente per affrontarli. Ci tiene comunque ad esplicitare che tutte e 7 le partite che l’Inter affronterà prima della prossima sosta saranno egualmente importanti e da preparare una per volta.
Inzaghi ha parlato molto bene in particolare di Calhanoglu e Dumfries. Nonostante le prestazioni altalenanti del turco, l’allenatore dell’Inter si dice fiducioso delle sue qualità ed è molto soddisfatto del fatto che non si tiri mai indietro. Per Dumfries l’ostacolo linguistico non è mai stato un problema e si è adattato con grande velocità, potrà migliorare ancora molto con l’appianarsi delle difficoltà di ambientamento.
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