Il Milan in Champions League dopo tre sconfitte in altrettante partite ha bisogno di un’impresa. Ci sono però dei precedenti ben auguranti per i rossoneri.
Dopo il brutto Milan visto nella sconfitta contro il Porto in Champions League, i rossoneri devono ricaricare le pile per la trasferta di sabato sera a Bologna. La situazione del gruppo B non sorride alla squadra di Pioli, ancora ferma a 0 punti e con poche chance di passaggio del turno. Con il Porto e l’Atletico Madrid a 4 punti, e il Liverpool a punteggio pieno, anche l’Europa League sembra lontana. Eppure la matematica e altri precedenti storici non condannano ancora la squadra rossonera, che ha però bisogno di un’autentica impresa per raggiungere gli ottavi di finale. Di seguito i precedenti.
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Alla sua prima partecipazione in Champions League nel 2019 le speranze di passaggio di turno dell’Atalanta erano pressoché nulle. In effetti le prime tre partite del girone dimostrarono questo: netto 4-0 contro la Dinamo Zagabria, 1-2 contro lo Shakhtar Donetsk e 5-1 contro il Manchester City. 0 punti in classifica e sconfitte pesanti che sembravano relegare alla Dea il ruolo di Cenerentola della competizione. Eppure nel girone di ritorno si ribaltarono completamente le gerarchie: il fondamentale pareggio per 1-1 contro la squadra di Guardiola dà la spinta in più agli uomini di Gasperini, che batteranno senza storia i croati e gli ucraini rispettivamente con i punteggi di 2-0 e 0-3. L’Atalanta è stata la prima di 42 squadre ad aver chiuso a 0 punti il girone di andata per poi riuscirsi a qualificare agli ottavi di finale. Quell’anno la Dea arrivò a un passo dalle semifinali, eliminata dal PSG negli ultimi minuti.
La corsa di entrambe le squadre quell’anno terminò non oltre i quarti di finale, ma sia l’Arsenal che il Celta Vigo compierono delle clamorose rimonte durante la fase a gironi. I Gunners di Wenger conquistarono un solo punto nel girone d’andata: prima l’Inter domina all’Emirates Stadium vincendo 0-3, poi arrivano il pareggio col Lokomotiv Mosca e la sconfitta contro la Dinamo Kyiv. Nel girone di ritorno 3 vittorie su 3 (netto l’ 1-5 a San Siro contro l’Inter) e passaggio agli ottavi. Gli spagnoli avevano fatto meglio nel girone d’andata con 2 punti in tre partite. Tutta un’altra storia invece al ritorno con 7 punti conquistati e pass per gli ottavi conquistato. Proprio le due squadre si affrontarono nella prima sfida da dentro-fuori, con l’Arsenal che ebbe la meglio ma che poi venne eliminato ai quarti dal Chelsea.
Dopo aver clamorosamente vinto la Champions League nell’annata 2003-2004, Mourinho lascia la panchina portoghese per il Chelsea di Abramovic. I lusitani partono male nel girone di Champions dell’annata successiva, con un solo punto in 3 partite. Nel ritorno due vittorie e un pareggio bastano al Porto per accedere agli ottavi di finale. Proprio la partita con il Porto dirà ai rossoneri qualcosa di più sulle chances di qualificazione.
Werder Brema (2005/06), Liverpool (2007/08), Panathinaikos (2008/09), Galatasaray (2012/13) e Gent (2015/16) hanno raggiunto gli ottavi dopo aver ottenuto 1 solo punto nel girone di andata. Stoccarda (2009/10), Man City (2014/15) e Roma (2015/16) sono riuscite nella stessa impresa con 2 punti nelle prime 3. Precedenti che fanno sperare il Milan, che già dal ritorno con il Porto dovrà però cambiare marcia.
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