Il Torino di Juric vince 3-0 in casa contro la Sampdoria di D’Aversa tonando alla vittoria dopo la sconfitta di San Siro.
Il Torino ritrova la vittoria dopo la sconfitta di San Siro contro la Sampdoria per 3-0. Nel primo tempo le squadre hanno giocato alla pari nonostante il i padrini di casa andati in vantaggio con il gol di Praet. I granata si sono garantiti il successo grazie ad un secondo tempo di grande qualità. Come ammesso dallo stesso Juric, i venti minuti iniziali lo hanno soddisfatto molto, trovando il gol del raddoppio con Singo. Da quel momento la Sampdoria è uscita da mentalmente dal campo e nel finale ha subito anche del 3-0. Il terzo gol del Torino è stato firmato dal Gallo Belotti che ha fatto 100 gol in Serie A, diventando così il terzo italiano più giovane, dopo Gilardino e Baggio, a raggiungere quota 100.
Un soddisfatto Juric inizia dicendo che ha visto un primo tempo difficile, c’era tanta fisicità e non è stata un bella partita. Nel secondo tempo la sua squadra si è sciolta segnando due gol facendo movimenti belli. Il tecnico continua che è molto soddisfatto, non ha molte critiche e i suoi ragazzi non hanno mai perso la calma.
L’allenatore del Torino analizza la gara dei suoi dichiarando che ci sono tanta prestazioni di buon livello oggi. Hanno trovato sicurezza difensiva e subiscono poco ma non bisogna mai rilassarsi e se pensi ai due anni precedenti ti svegli subito. Juric rimarca che voleva giocare un primo tempo migliore ma ci sono anche i meriti dell Sampdoria, però i ragazzi volevano portare a casa la vittoria, l’espulsione ha poi agevolato il match.
Juric chiude spiegando il mancato schieramento di Brekalo, nonostante fosse nella formazione titolare, e dice che non l’ha voluto rischiare anche era convito che non sarebbe successo nulla. Chiude su Buongiorno commentando che non il massimo come quinto ma da terzo in difesa gli piace, è più esplosivo dopo il lavoro sulla forza.
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Umore opposto a quello di Juric per D’Aversa commentando che il Torino è sceso in campo per vincere la Sampdoria per una prestazione pessima. Aggiunge che bisogna ripartire, basta un risultato positivo per raggiungere la metà della classifica ma deve cambiare l’atteggiamento. Chiosa anche sui gol subiti che iniziano a diventare davvero troppi.
Il tecnico alla domanda se si sente si discussione risponde che ogni allenatore lo è. Oggi la i suoi ragazzi hanno dato segnali di non essere squadra. D’Aversa continua: “ora si rientra tutti a Genova e probabilmente andremo in ritiro, bisogna trovare un risultato positivo”.
La chiusura, l’allenatore, la fa su i singoli e dice che Askilsen l’ha tolto dopo pochi minuti perché serviva mandare un segnale forte, “dovete essere sorpresi che non sia entrato in campo a picchiarlo”. Aggiunge che la prestazione di oggi non può passare inosservata, bisogna onorare la maglia.
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