Andreazzoli, tecnico dell’Empoli, è stato intervistato alla vigilia della sfida che vedrà gli azzurri impegnati in casa contro il Genoa.
Reduce da un grande inizio di campionato l’Empoli si appresta ad affrontare un Genoa che è invece in difficoltà. L’Empoli viene da 2 vittorie nelle ultime 3 partite (sconfitta solo contro l’Inter), mentre il Genoa non vince da quasi 2 mesi. L’allenatore dei padroni di casa Aurelio Andreazzoli si è espresso in conferenza stampa alla vigilia di questa sfida.
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Andreazzoli, ex della partita, ha collezionato solo 9 presenze sulla panchina del Genoa. Ciò però non gli impedisce di tenere un gran bel ricordo di quell’avventura, data l’accoglienza che gli hanno riservato città e tifosi. Particolare il ricordo dell’ultima volta a Marassi, quando il tecnico è uscito tra gli applausi del pubblico. L’attuale allenatore dell’Empoli definisce il Genoa come una squadra ostica, dura a morire e che, anche se spesso in difficoltà, rimane sempre in partita e spesso riesce anche a recuperare risultati sfavorevoli (come già successo contro Cagliari, Verona e Sassuolo, ndr). “Dobbiamo essere bravi a saper affrontare le difficoltà che la gara ci proporrà” il commento del tecnico.
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Nonostante la partenza sprint dell’Empoli, con 15 punti in 11 giornate e una classifica più che sorridente, Andreazzoli non si sbilancia e ricorda che la squadra rimane un gruppo di ragazzi giovani ed inesperti, non bisogna distrarsi e rimanere sui binari che si sta percorrendo, consapevoli che la squadra è sempre quella di inizio anno, con gli stessi dubbi e difficoltà.
Viene analizzata anche l’ultima partita vinta il Sassuolo nella quale il cambio che gli ha permesso di ottenere il risultato finale sembrava conservativo, avendo inserito un difensore centrale come Romagnoli al posto di un trequartista come Di Francesco. Secondo l’opinione del tecnico però, non è tanto il sistema di gioco che determina le situazioni in campo quanto la testa con cui si entra e Romagnoli è stato fatto entrare per vincere la partita. Non è mai stata idea dell’allenatore quella di essere una squadra conservativa, al di là della disposizione degli uomini in campo.
Parlando sempre di cambi Andreazzoli ritiene che i 5 cambi vadano sicuramente ad aiutare le grandi squadre che sono più attrezzate dal punto di vista della panchina, ma li accetta ben volentieri, dato che danno la possibilità agli allenatori di gratificare un numero di elementi della rosa maggiore, rendendoli partecipi e mostrando le loro qualità. A tal proposito si analizza anche la prestazione in UEFA Youth League della primavera dell’Empoli, che è andata a pareggiare sul campo della Stella Rossa, mettendo in risalto le ottime qualità che presenta il futuro della squadra.
Qualche parola anche per Bajrami, uno dei giocatori più attesi ad inizio anno che non sta rendendo come ci si aspettava. Andreazzoli non lo vede minimamente un problema, paragonando la sua prestazione di inizio stagione a quella dell’inizio stagione scorsa, dove aveva avuto difficoltà iniziali, per poi crescere sempre di più e rivelarsi decisivo. “Ha molte qualità positive, può dimostrarlo e lo farà” ha detto il tecnico, che non si dice preoccupato del suo rendimento.
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