Gianpaolo Calvarese, alla Gazzetta dello Sport, non è d’accordo con le parole di Mourinho. Gli arbitri non devono tutelare i giocatori ma il gioco
L’ex arbitro Gianpaolo Calvarese ricalca le parole su Zaniolo di José Mourinho al termine della disfatta di Bologna che ha consigliato al giovane talento giallorosso di lasciare il campionato italiano dato che i direttori di gara non lo tutelano. Calvarese, alla Gazzetta dello Sport, da appassionato del calcio dice che gli piacerebbe che Zaniolo no ascoltasse le parole del suo allenatore sulla Serie A. “Innanzitutto l’allenatore portoghese non è stato così esplicito, anche se il messaggio appariva chiaro“.
L’ex fischietto della sezione di Teramo spiega che il metro arbitrali per cartellini e fischi in Europa è analogo al nostro campionato, fatta eccezione per la Premier League dove si fischia addirittura di meno.
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Calvarese: “”
Gianpaolo che ha arbitrato il numero 22 della Roma non ritiene il giocatore scorretto: “Non l’ho mai ammonito. È un ragazzo che vuole vincere a tutti i costi, questo sì. Probabilmente, essendo reduce da due gravi infortuni, qualche volta inconsciamente può desiderare delle tutele in più da parte degli arbitri“.
Il direttore di gara non è dell’opinione che i calciatori, in particolare quelli più talentuosi abbiano delle protezioni particolari da parte degli arbitri, anzi ciò che va tutelato sono il gioco, lo spettacolo e i tifosi. “Se i talenti aiutano in questo senso, nel rispetto delle regole, l’arbitro è dalla loro parte. Ma può valere per Zaniolo come per Svanberg, tanto per restare alla partita di ieri sera col Bologna. Proprio per questo spero davvero che un campione come Zaniolo resti in Serie A“.
? Mister #Mourinho in conferenza: ‘Mi fa male a me vedere come.viene trattato #Zaniolo. Fossi in lui inizierei a pensare di lasciare la @SerieA‘#asroma #bolognara ??? pic.twitter.com/27TCBYLivk
— laroma24.it (@LAROMA24) December 1, 2021