Lutto in Serie A, morto Ernesto Galli: addio all’ex portiere del mitico Real Vicenza

Il mondo del calcio è a lutto per la morte di Ernesto Galli. L’ex portiere nella stagione 1976-77 conquistò la Serie A con il mitico Real Vicenza, che arrivò al secondo dopo l’annata successiva. 

Ernesto galli
Ernesto Galli, il portiere del Real Vicenza che parava a mani nude – meteoweek.com

Ernesto Galli si è spento questa mattina all’età di 75 anni. L’ex portiere era ricoverato da giorni all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove ha lottato tra la vita e la morte. Aveva contratto il Covid-19, le cui complicazioni si sono aggiunte ad alcune patologie pregresse. Purtroppo non ce l’ha fatta. Il mondo del calcio piange la scomparsa della bandiera del mitico Real Vicenza degli anni Settanta.

Chi era Ernesto Galli

Nato a Venezia nel 1945, Ernesto Galli assaporò per la prima volta il calcio, nel ruolo di portiere, tra le fila delle giovanili dell’Udinese. Fu grazie alla SPAL, tuttavia, che approdò nella massima serie nella stagione 1966-67. Il presidente Paolo Mazza lo fece esordire poco più che ventenne in Serie A. I migliori anni della sua carriera li trascorse con le maglie di Brescia Vicenza. Vestì la maglia delle rondinelle dal 1967 al 1974, collezionando un totale di 166 presenze. Con i biancorossi, invece, conquistò una vera e propria impresa. Nella stagione 1976-77, infatti, fu tra i protagonisti della squadra che ottenne la promozione in Serie A. Il cosiddetto Real Vicenza, nell’anno successivo, si posizionò inoltre al secondo posto della classifica, dietro alla Juventus. In totale sono 137 le sue apparizioni tra le fila della formazione berica.


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Dopo il ritiro tornò al Vicenza come allenatore. Ernesto Galli ha guidato i biancorossi nella stagione 1988-89, venendo tuttavia esonerato dopo poche partite. Lo richiamarono in prossimità della fine della annata e riuscì a conquistare una storica salvezza. Per molti anni è poi stato il tecnico in seconda della formazione berica, al fianco di Bruno Giorgi, Edy Reja, Francesco Guidolin.

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Il mondo del calcio dice dunque addio ad un portiere di altri tempi, abituato a difendere la sua porta a mani nude a fronte di ogni avversità.

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