Pellegri torna al gol: il Monaco se lo gode, Mancini lo aspetta

Pietro Pellegri torna a segnare e a sorridere. Il giovane centravanti non è riuscito a evitare la sconfitta al suo Monaco, sul campo del Lille, ma ha ritrovato il gol dopo tanti mesi difficili. Ora lo aspetta anche il commissario tecnico azzurro in vista del 2021.

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Pietro Pellegri esulta ma il Monaco perde – meteoweek.com

Un gol che non serve a nulla sul piano del risultato, ma che consente di vedere la luce fuori dal tunnel. Pietro Pellegri è tornato a celebrare una marcatura personale, quando erano passati tanti mesi, troppi dal suo ultimo gol. Il giovane centravanti del Monaco ha trafitto il portiere del Lille Maignan, nella gara di campionato disputata ieri pomeriggio. Una rete inutile sul piano del punteggio, perchè è quella che è servita ai monegaschi solo per accorciare le distanze ed è arrivata al 90′. Ma per l’attaccante italiana questa rete è una sorta di liberazione.

Sono passati due anni, tre mesi e una manciata di giorni dall’ultima volta in cui Pietro Pellegri ha gonfiato la rete avversaria. La partita metteva di fronte il Monaco e il Bordeaux. Un gol da attaccante di razza, una percussione in velocità e potenza che aveva messo il bomber italiano in condizione di battere il portiere avversario. Anche in quel caso arrivò una sconfitta anche se era stato il club del Principato a passare in vantaggio. E tutti erano pronti a celebrare e coccolare il bomber italiano, arrivato giovanissimo dal Genoa dopo aver fatto segnare un record dopo l’altro in serie A.

E anche al debutto in Francia aveva fatto segnare un record, quello della marcatura più giovane nella storia della sua nuova squadra. Il 16 febbraio del 2018, ad appena 16 anni e 336 giorni, aveva bruciato il record realizzato da un certo Kylian Mbappè per appena undici giorni. Quel 2018 sembrava un anno propizio per Pellegri, il quale rappresentava proprio la nouvelle vogue dopo la cessione a suon di milioni dell’attaccante transalpino al Paris Saint Germain. Pietro doveva rappresentare la riscossa di una squadra che non voleva arrendersi alla partenza della sua stella.

Pellegri ha ritrovato anche la Nazionale un mese fa – meteoweek.com

Ma da quel gol contro il Bordeaux iniziarono i problemi. Il tutto dopo la prima storica convocazione in Nazionale. Era già l’Italia di Roberto Mancini che iniziava a prendere piede per dare il via a un ciclo che prosegue ancora oggi. Ma a partire da un intervento agli adduttori, al quale ha fatto seguito un secondo passaggio sotto i ferri. Una convalescenza lunga più di un anno, durante la quale Pellegri non ha smesso di crescere e di lavorare. Poi è toccato a Kovac, il tecnico croato che ora guida il Monaco e che continua a credere nel bomber italiano. Tanto da portarlo sempre con sè in squadra.

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Un passo dopo l’altro per l’ex genoano, il ragazzo che osò profanare l’Olimpico nel giorno dell’addio al calcio di Totti con un gol all’apparenza pesante. Prima le convocazioni in prima squadra, poi gli spezzoni e infine questo gol. Inutile per il punteggio ma strepitoso per Pellegri. Ora Pietro vede la Nazionale, con Mancini che gli aveva dato un po’ di minuti nell’amichevole di metà novembre contro l’Estonia a Firenze. E chissà che non ci sia anche il suo nome tra i 23 che prenderanno parte agli Europei del prossimo anno. Fisico e sfortuna permettendo.