Gennaro Gattuso è stata una delle leve più importanti del calcio italiano, soprattutto per gli anni trascorsi con indosso la maglia della Nazionale. Il centrocampista nel corso della sua carriera si è aggiudicato il soprannome di ‘Ringhio’. La domanda a cui rispondiamo oggi è la seguente: come è nato il soprannome dato al calciatore?
Gennaro Gattuso nel corso della sua carriera è stato davvero un giocatore tanto amato dal mondo del calcio italiano, al quale ha mostrato il suo grande talento mettendo insieme una lunga serie di traguardi che fanno discutere ancora oggi.
Ricordiamo, inoltre, che Gattuso ha anche catturato l’attenzione della produzione dei Simpson prendendo parte a una puntata speciale e prestando la dà voce a uno dei nuovi personaggi, ovvero il coach Krupt, dove a farla padrone era il suo incoraggiamento: “Sbomba Ringhio”.
Gattuso da calciatore ad allenatore
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, Gennaro Gattuso è stato uno dei calciatori che ha segnato la storia del calcio italiano tra la fine degli anni 90’ fino al 2012 giovando nel Sion, in Svizzera, dove è arrivato a seguito dell’addio al Milan arrivato dopo 13 anni di militanza e passione.
Negli anni successivi Gattuso ha accettato la sfida di allenatore per il Palermo, mentre oggi lo troviamo come tecnico al Napoli dove, insieme alla squadra, sta mettendo a segno dei traguardi importanti.
Il perché di ‘Ringhio’
Uno dei tratti caratteristici della carriera di Gennaro Gattuso riguarda proprio il suo soprannome. Fin dagli inizi della sua carriera, avvita quando era poco più che un ragazzo, Gattuso ha sempre dimostrato di avere in sé una grinta pazzesca con la quale riusciva a coinvolgere sia i compagni di squadra che anche i tifosi allo stadio. Quanto detto, dunque, ha alimentato la creazione di questo soprannome nato appositamente per Gattuso… venendo chiamato così con l’appellativo di Ringhio.
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Il soprannome Ringhio, dunque, fa riferimento appunto all’urlo grintoso che Gennaro Gattuso faceva durante ogni partita e che negli anni, come possiamo ben notare, è diventato appunto un tratto distintivo della sua persona e anche segno di riconoscimento dentro il campo e a ‘bordo campo’ adesso che è anche un allenatore degli di nota.