Vettel, ultima volta in Ferrari: “Orgoglio ed emozione nel guidare la Rossa”

Sebastian Vettel correrà ad Abu Dhabi la sua ultima gara al volante della monoposto del Cavallino Rampante. Sostiene di non avere grandi rimpianti per la sua avventura in Ferrari, che lo ha comunque reso felice e orgoglioso. E su Leclerc: “Un bravissimo ragazzo che farà strada”.

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Sebastian Vettel lascerà la Ferrari dopo la gara di domenica – meteoweek.com

Un’ultima volta speciale e particolare, al termine di una stagione molto complicata. Sebastian Vettel lascia la Ferrari e proverà a farlo in grande stile, come compete a un pilota capace di vincere quattro titoli mondiali. Il pilota tedesco lascerà la scuderia del Cavallino Rampante subito dopo il Gran Premio di Abu Dhabi, in programma nel prossimo weekend. Lo farà non senza qualche rimpianto, visto che non sono mancate le occasioni in cui Seb poteva dare l’assalto al titolo mondiale. Restano comunque le vittorie, i momenti bellissimi ed emozionanti.

E poco prima dell’arrivo ad Abu Dhabi, Vettel ha voluto raccontare i momenti salienti della sua bellissima avventura in Ferrari. Tutto ebbe inizio nel 2015, quando Seb lasciò la Red Bull per approdare a Maranello. Ma i contatti erano iniziati prima: “Avevo già incontrato anni prima Montezemolo ma non era il momento giusto, per entrambi. Durante il 2014 ci siamo risentiti, sono andato a casa di Marchionne in Svizzera, abbiamo parlato e ci siamo fatti la “promessa di matrimonio”. L’accordo vero e proprio l’ho negoziato con Mattiacci, l’allora team principal. L’idea era quella di cominciare una nuova era in Ferrari, e mi piaceva farne parte“.

Un ritorno bellissimo a Maranello, dove era già stato quando non pensava ancora alla carriera che avrebbe fatto. Un luogo che è la casa della Ferrari, ma che il quattro volte campione del mondo ha sempre apprezzato al di fuori della fabbrica: “C’ero stato da bambino ma il primo momento vero, da pilota, è arrivato a fine novembre del 2014 quando ho potuto fare qualche giro a Fiorano con la monoposto vecchia. Lì sono entrato a far parte della scuderia, non era solo una visita alla fabbrica. Maranello in sé è un paese normale. L’Italia è piena di posti stupendi ma se cerchi meraviglie, cultura e vita intensa lì non le trovi. La sua vera grande bellezza è la Ferrari“.

Un piccolo rimpianto, a dire il vero, Sebastian Vettel ce l’ha. Non aver conosciuto Enzo Ferrari: “Mi sarebbe piaciuto averlo come boss e discutere i contratti con lui. Tutte le storie che mi ha raccontato Niki Lauda, storie iconiche, gli incontri tra loro, mi hanno fatto rimpiangere di non averlo potuto conoscere“. E poi ci sono i tifosi della Ferrari, che Seb porterà sempre nel suo cuore: “Li conoscevo già, ma non erano dalla mia parte… Nel momento in cui ho indossato la tuta rossa li ho avuti tutti con me. Negli anni mi hanno spinto, sempre con parole belle“.

Sebastian Vettel, i miti e gli avversari

Vettel e Hamilton se le sono date di santa ragione in pista – meteoweek.com

Sono tanti i personaggi che hanno segnato la carriera in rosso di Sebastian Vettel. In primis Michael Schumacher: il suo idolo, il suo connazionale, un tedesco capace di trionfare in Ferrari. Su di lui, l’ormai ex ferrarista non vuole fare tanti giri di parole: “Il miglior pilota in tutta la storia dell’automobilismo. Michael è ancora presente in chi ha lavorato con lui. I tifosi si sono ricordati che sono anch’io tedesco, e per me è stato più un aiuto che un peso. Ma non volevo ripetere ciò che aveva fatto lui, non l’ho mai detto e non l’ho mai pensato“.

Il primo compagno di squadra per Seb in Ferrari è stato Kimi Raikkonen. Una personalità totalmente diversa da Vettel, che però ne conserva un bel ricordo: “Non c’è altro da dire, chi lo conosce un po’ capisce cosa intendo. È impossibile avere un problema con lui, se succede significa che hai un problema con te stesso. Anche se siamo diversi come persone, condividiamo dei valori e un grande rispetto reciproco“. E poi c’è stato Charles Leclerc, con il quale c’è reciproco rispetto della persona e del pilota: “Un talento giovane e stimolante, un bravissimo ragazzo che farà strada. È in un momento della carriera diverso rispetto a me e Kimi, ma dimostrerà a lungo il suo valore“.

Il quattro volte campione del mondo, pronto alla prossima sfida alla guida dell’Aston Martin, ha speso parole importanti anche per Lewis Hamilton. Con lui si è sfidato diverse volte, fin dai tempi in cui correvano rispettivamente per Red Bull e McLaren. E tra loro, dopo tante battaglie in pista, ci sarà sempre rispetto reciproco: “Uno dei più grandi rivali della mia carriera, negli ultimi tempi avrei preferito stargli più attaccato in pista ma credo sia il desiderio di tutti, visto quanto domina. Negli anni la nostra relazione è migliorata, andiamo molto d’accordo“.

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Sebastian sostiene di aver fatto tutto ciò che ha potuto, nei sei anni in Ferrari: “Posso ritenermi molto felice di dove sono e di cosa ho fatto: io e la mia famiglia godiamo di buona salute, in F.1 ho raccolto più di quanto normalmente sia possibile in una carriera“. E sull’ultima stagione, fa capire che i rapporti sono stati ottimi nonostante l’addio già annunciato in estate: “Non mi sono mai sentito solo quest’anno in Ferrari. Era una situazione strana ma non è mai successo. Isolare le persone non è una caratteristica di questa squadra e nemmeno degli italiani. Ma tutti abbiamo bisogno di tempo per noi stessi“.