Il tennista altoatesino, premiato durante i Gazzetta Awards, ha ammesso di aver vissuto un 2020 da protagonista. E in vista del nuovo anno, confida di farsi trovare pronto già in vista dei prossimi Australian Open, in programma a gennaio.
Jannik Sinner è senza dubbio uno degli atleti italiani che ha fatto meglio in un 2020 che sta per concludersi. Il giovanissimo tennista altoatesino ha sorpreso tutti in un anno che per lui non era iniziato nel migliore dei modi. Dopo i primi exploit, avvenuti nella parte finale del 2019, sono arrivate delle sconfitte che avevano messo in dubbio la continuità e la costanza di questo ragazzo. Jannik, però, ha sorpreso tutti e alla ripartenza del calendario mondiale dopo lo stop causato dal Covid-19 ha messo in fila un successo dopo l’altro. Facendo impazzire l’Italia del tennis.
Jannik Sinner ha salito pian piano la corrente, in primis ottenendo dei piazzamenti importanti in alcuni tornei di spessore. Poi è arrivato l’exploit definitivo, con la vittoria del torneo di Sofia, in modalità indoor. Così, il tennista allenato da Riccardo Piatti non poteva non essere protagonista dei Gazzetta Awards andati in scena ieri sera. La cerimonia si è svolta in maniera del tutto virtuale a causa delle restrizioni anti-Covid, ma Sinner ha potuto raccontare le sue sensazioni al termine di un anno a dir poco particolare. Difficile all’inizio, ma molto bello nel finale proprio grazie al successo in terra bulgara.
“Questo è il periodo più duro per noi tennisti — ha dichiarato Sinner, collegato in diretta streaming – . L’obiettivo è iniziare subito bene in Australia, ma la stagione è molto lunga, ci saranno tanti alti e bassi”. Non a caso i mesi di novembre e dicembre non sono mai facili per gli atleti, che devono sia riposare che mantenere un buon livello di condizione fisica in vista del debutto nel 2021. E a proposito di obiettivi, arriva subito una domanda che in tanti in Italia vorrebbero fare a Jannik, ovvero il sogno di stare davanti a tutti nel ranking ATP. La risposta di Sinner è schietta e sincera: “È verissimo, voglio diventare numero 1 del mondo“.
Jannik ha raccontato anche i suoi inizi nel mondo del tennis, fin da bambino. Ovvero dal giorno in cui i genitori gli regalano una macchina per accordare la sua racchetta. “La racchetta per noi tennisti è la cosa più importante, l’avevo chiesta ai miei genitori perché perdevo troppo tempo per farlo in giro. Qui a Monaco me le incordo io, nei tornei no, non c’è tempo”. E il suo atteggiamento continua a essere quello giusto, tanto da ammettere di volersi misurare con i migliori in circolazione: “Mi piacerebbe giocare contro Federer, contro gente più forte di me, è il modo per crescere. Come è stato un buon test giocare contro Nadal al Roland Garros”.
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In collegamento con Jannik Sinner c’era anche un altro giocatore emergente, ovvero Lorenzo Sonego. Il tennista torinese ha ottenuto il riconoscimento per il miglior exploit del 2020, ovvero la vittoria contro Novak Djokovic nel torneo di Vienna. Lorenzo ha scherzato con il suo connazionale, soprattutto per ciò che è accaduto dopo la partita: “Ero così emozionato che mi hanno fatto domande in inglese e non riuscivo nemmeno a rispondere”. Il legame tra Torino e il tennis si è rafforzato dopo l’assegnazione delle ATP Finals a partire dal 2021. Un sogno irraggiungibile per Sonego? Leggete la sua risposta: “Quando ho saputo che le Atp Finals arrivavano nella mia città, a Torino, mi sono detto che ci sarei stato. È un sogno, ma chissà…”.