L’allenatore della SPAL commenta il pareggio con il Chievo Verona. Marino è soddisfatto della qualità espressa nel gioco e del sacrificio da parte dei giocatori, che si sono mossi in campo come una vera squadra.
Sicuramente l’allenatore Marino, quando Adrian Semper ha parato il rigore a Alberto Paloschi, deve aver avuto un déjà vu. L’anno scorso, quando era tecnico dell’Empoli, successe lo stesso nei gironi di playoff. La lezione è dunque imparata: Semper è molto bravo nel parare i rigori e sicuramente uno dei migliori in campo nella partita SPAL-Chievo Verona del 15 dicembre.
Marino, dopo la partita, racconta ai microfoni di Dazn di essere molto soddisfatto per i valori visti in campo: “Nel primo tempo, al di là del rigore, abbiamo costruito delle buone occasioni, mentre il Chievo non credo che ci abbia mai impensierito. Nella ripresa abbiamo fatto una gara di sacrificio, limitando molto i gialloblù che erano in superiorità numerica. Devo ringraziare i ragazzi che hanno fatto tanti sacrifici, contro una squadra che ha avuto anche un giorno in più di riposo. Nonostante questo, i ragazzi hanno mostrato uno spirito importante. Adesso abbiamo un’altra partita, ancora contro una squadra che ha riposato un giorno in più (il Venezia, ndr). Il calendario è stato fatto apposta per noi“.
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Marino divide la partita in due fasi: il primo tempo ed il secondo tempo. Nei primi 45′ la squadra voleva vincere, nella seconda metà di gioco non voleva perdere. Il tecnico racconta di aver fatto i complimenti ai ragazzi nello spogliatoio: “Sicuramente dovevamo attaccare di più, ma non era facile perché il Chievo aveva 4 attaccanti. Talvolta ci siamo messi in campo in modo da non subire le loro ripartenze, visto che avevano degli esterni molto veloci. Abbiamo fatto una partita ordinata cercando di punzecchiare in qualche ripartenza. Non ci siamo riusciti perché la stanchezza alla fine si è fatta sentire, ma va sottolineato il fatto che abbiamo concesso veramente il minimo ai nostri avversari. Mi è piaciuto l’atteggiamento: a parte gli attaccanti, si sono sacrificati tutti nella fase di non possesso“.
Uno dei due episodi che hanno segnato il primo tempo è l’espulsione di Strefezza che ha lasciato la squadra in inferiorità numerica. Marino spiega che sono cose che possono succedere: “Probabilmente la voglia di recuperare palla si è fatta sentire. Magari il primo giallo è stato generoso, mentre il secondo si poteva evitare. Il peso dell’uomo in meno si è sentito: abbiamo fatto bene in fase di non possesso, me non abbiamo avuto la forza di aggredire di più per cercare di vincere la partita“.
Il secondo episodio che ha segnato il primo tempo è il rigore parato di Paloschi, che poi è stato sostituito ad inizio secondo tempo. Marino racconta che è dovuto ad una scelta tattica: “Visto che eravamo rimasti in inferiorità numerica mi serviva un giocatore con caratteristiche diverse. Paloschi è più un attaccante d’area, ma a me serviva un giocatore che venisse incontro per tenere palla e far salire la squadra”.
All’arrivo allo Stadio Paolo Mazza, la SPAL ha ricevuto un’accoglienza speciale da parte dei tifosi. Marino si dichiara contento: “Ci ha fatto molto piacere. Anche se i tifosi non possono stare sugli spalti, si sono fatti sentire. Significa che sono contenti del percorso che stiamo cercando di fare. Oggi volevamo regalargli una vittoria. Purtroppo le cose non sono andate come volevamo ma, come ho detto prima, sono contento per la prestazione sia del primo che del secondo tempo”.
Ecco le immagini diffuse dalla SPAL riguardo l’accoglienza dei tifosi alla squadra fuori dallo Stadio Paolo Mazza:
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