I Philadeplhia Sixers fanno un sol boccone di una battagliera Charlotte. John Wall si eleva a protagonista nella vittoria di Houston. Bene i Pelicans (male Melli), inciampano Orlando e Indiana.
La seconda notte del nuovo anno in NBA regala un’altra grande vittoria a Philadelphia e Houston. I Sixers passano sul proprio parquet contro i Charlotte Hornets grazie soprattutto a una grande prima metà di gara. I Rockets non pagano l’assenza di James Harden e hanno la meglio sempre in casa sui Sacramento Kings. In questo caso c’è da esaltare la prova strepitosa in attacco di John Wall, alla sua seconda “presenza” con la sua nuova squadra. Degna di nota anche la vittoria dei New Orleans Pelicans, che battono in volata i Toronto Raptors e continuano a correre.
Ma non sono mancate le sorprese nella notte appena trascorsa. Come nel caso della caduta degli Atlanta Hawks, che continuano a essere privi di Danilo Gallinari e inciampano in maniera imprevista contro i Cleveland Cavaliers, giunti alla terza vittoria stagionale. Cadono anche gli Indiana Pacers, i quali pagano una pessima serata al tiro di Oladipo e vengono traditi da Sabonis nel finale della gara persa contro i New York Knicks. Gli Oklahoma City Thunder piazzano la sorpresa sul parquet degli Orlando Magic con un’ottima prova di squadra.
Sixers sulla cresta dell’onda
Quella appena trascorsa è stata una grande serata per i Philadelphia 76ers. La vittoria casalinga contro i Charlotte Hornets non era affatto scontata, anche perchè gli avversari erano reduti da una pessima partita precedente. Ma è bastato davvero poco ai ragazzi guidati da Doc Rivers per portare la gara dalla propria parte. Anche per via della gran partita di Tobias Harris e Seth Curry. L’ala grande dei Sixers ha giocato una partita totale: 24 punti con quattro triple, accompagnate da 9 rimbalzi, 6 assist, 4 recuperi e 3 stoppate. Il fratellino di Steph ha aggiunto 21 punti e 6 assist.
Tutto è andato bene nonostante una serata “in ufficio” per Joel Embiid e Ben Simmons, i quali hanno comunque piazzato rispettivamente una doppia doppia e una tripla doppia. 19 punti e 14 rimbalzi per il centrone dei Sixers, mentre l’australiano ha messo 15 punti, 12 rimbalzi e 11 assist. Dall’altra parte gli Hornets ci hanno provato soprattutto grazie a un Terry Rozier inarrestabile. 35 punti con 7/11 da tre punti per l’ex Celtics, poco aiutato dai suoi compagni. Si eleva anche Gordon Hayward che realizza 20 punti, ma a Charlotte non può bastare.
Corrono Houston e New Orleans
Bene anche gli Houston Rockets, in quella che potremmo definire senza mezzi termini la partita della defezioni. Si giocava in Texas contro i Sacramento Kings, ma erano tanti i giocatori indisponibili da entrambe le parti. E se gli ospiti erano privi di Hassan Whiteside, Jabari Parker e Justrin James, il forfait di James Harden era certamente pesante per i padroni di casa. Ma niente paura, c’è John Wall a togliere le castagne dal fuoco: 28 punti con 6 assist e una presenza mentale pazzesca per lui. 21 punti per Eric Gordon, 20 per Christian Wood che aggiunge anche 15 rimbalzi. Dall’altra parte ci sono 23 punti per De’Aaron Fox.
Anche i New Orleans Pelicans fanno la voce grossa nella gara vinta in casa contro i Toronto Raptors, in un vero e proprio duello al calor bianco. Attacchi particolarmente performanti nella notte appena trascorsa, con i canadesi che pagano la prestazione double-face di Fred VanVleet: 21 punti a metà gara, solo sei al rientro sul parquet. E allora ecco che la scena se la prende Brandon Ingram, autore di un grande inizio di stagione: 31 punti per l’ex Lakers, spalleggiato da Zion Williamson con 21 punti. Gara in tono minore per Nicolò Melli: tre minuti e mezzo, un solo tiro (sbagliato) e un passo indietro nel “rapporto” con coach van Gundy.
Tris di sorprese
Ma veniamo ora alle partite che hanno maggiormente sorpreso, se non altro sul piano del risultato. In primis la caduta interna degli Indiana Pacers, che cedono il passo ai New York Knicks in evidente ottima serata. Una partita strana per i padroni di casa, traditi da pessime percentuali al tiro, causate soprattutto da Aaron Holiday (0/6) e Victor Oladipo, che fa 3/16 con i primi nove tiri tutti fuori misura. Così può avere la meglio la squadra della Grande Mela, trascinata stavolta da un RJ Barrett da 25 punti e 4/5 da tre. Bene anche Elfrid Payton con 19 punti.
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Sorprendente anche la vittoria degli Oklahoma City Thunder, che riescono ad avere la meglio sul parquet degli Orlando Magic. Seconda sconfitta consecutiva per la compagine della Florida, che questa volta cede il passo in maniera inaspettata. E non basta nemmeno la gran serata di Nikola Vucevic, che mette a segno 30 punti con 13 rimbalzi tirati giù. Terrence Ross ne realizza 26, ma abusando del tiro (9/21 dal campo). Dall’altra parte ci sono sei giocatori in doppia cifra, tra i quali spiccano il veterano George Hill con 18 punti e Darius Bazley con 19 punti e 12 rimbalzi.
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Chiudiamo il nostro giro odierno con la vittoria – anch’essa molto sorprendente – dei Cleveland Cavaliers ai danni degli Atlanta Hawks. La compagine dell’Ohio, data da tutti come la cenerentola di quest’anno, ha già ottenuto tre vittorie che fanno ben sperare. Anche perchè i giovani crescono bene, soprattutto nel lavoro difensivo. Collin Sexton è il mattatore con 27 punti, e se persino Javale McGee fornisce un gran contributo dalla panchina, le cose si mettono bene. Pessima, invece, la serata degli Hawks, ancora privi di Gallinari: 16 punti con 6/16 dal campo per Trae Young, male al tiro anche Bogdanovic e Collins.