Pazzesca statistica amaranto: la Reggina ha sbagliato fin qui in serie B tutti i rigori a proprio favore, tradita dagli 11 metri dai leader Denis e Menez
Tre rigori sbagliati su tre. Quello degli 11 metri sta diventando un vero e proprio incubo per la Reggina del presidente Luca Gallo. Tremano le gambe, la psicologia sovrasta la tecnica dei calciatori ed il pallone si fa sempre più pesante. Jeremy Menez, al ritorno in campo dopo oltre un mese, avrebbe potuto scrivere un’altra storia sabato scorso contro il Lecce ma ha calciato debolmente dopo una corta rincorsa che ha fatto irritare i tifosi.
Tutto è cominciato in una gara maledetta: Reggina-Cosenza del 20 ottobre 2020. I calabresi si sono ritrovati in 11 contro 10 per 70 minuti, hanno calciato in porta almeno 20 volte, hanno trovato la serata da Pallone d’Oro del portiere ospite Falcone, hanno colpito una traversa con Menez e si sono visti annullare dall’arbitro un gol regolare con il pallone che aveva varcato interamente la linea di porta (ma in serie B non c’è la goal-line). Denis ha aggiunto la ciliegina sbagliando un calcio di rigore. Una partita assurda, che forse sarebbe finita 0-0 anche giocando altre due ore.
La Reggina e l’incubo dei rigori
Si passa così a Reggina-Spal del 1° novembre 2020. Neanche 15 minuti di gioco e Menez si fa sbattere fuori per una parola di troppo all’assistente. Poco dopo, manco a farlo apposta, segnano gli ospiti. L’opera in questo caso viene completata ancora da German Denis con un altro errore dal dischetto. E veniamo così al 16 gennaio 2021: Reggina-Lecce 0-1. Una bella prestazione della squadra di Baroni non basta, perchè nel miglior momento degli amaranto Stepinski trova un gol di tacco con un quasi-autogol che spiazza il nuovo acquisto Nicolas tra i pali. La scalogna continua. E Menez piazza il tris di errori dal dischetto ad inizio ripresa, quando agguantare il pari poteva voler dire spingere la Reggina verso la vittoria con una nuova inerzia: rincorsa alla Beppe Signori, poca potenza, poca convinzione e il portiere del Lecce può addirittura bloccare la conclusione alla sua sinistra.
Tre rigori concessi, tre rigori sbagliati. La Reggina deve assolutamente trovare nuovi rigoristi per non continuare a sprecare ghiotte occasioni dagli 11 metri, vista soprattutto una classifica che ribadisce l’obiettivo stagionale: salvare la serie B. A proposito di rigori, intanto, vengono in mente le cinque realizzazioni consecutive del bomber Fabio Artico nella storica annata del primo salto in serie A della Reggina: era il 1998/99 e la punta castigò il Treviso (andata e ritorno), la Reggiana, il Chievo e il Cosenza. Poi trovò qualche errore dal dischetto, che i tifosi gli perdonarono immediatamente…
Leggi anche > Reggina-Lecce 0-1 Cronaca, tabellino e classifica