Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, considera definitivamente chiusa la polemica con Rocco Commisso, patron della Fiorentina, in relazione all’abbattimento dello Stadio Artemio Franchi. Il restyling dell’impianto non sarà un impegno che verrà portato avanti dalla società viola.
La polemica sul futuro dello Stadio Artemio Franchi non sembra essere destinata a spegnersi, ma i vertici di Firenze hanno intenzione di metterci al più presto una pietra sopra. Rocco Commisso, infatti, avrebbe voluto l’abbattimento dell’impianto al fine di costruire una nuova struttura per la sua Fiorentina. Il Ministero per i Beni Culturali, tuttavia, ha dato un “no” categorico come risposta alla società gigliata. Diversi esperti in materia, d’altronde, nelle scorse settimane si erano opposte a tale progetto architettonico. L’esito della questione, per questa ragione, era apparso scontato. L’impianto attualmente in essere, ad ogni modo, continua a presentare alcune carenze e dovrà essere dunque rimodernato. Il primo cittadino Dario Nardella, in virtù di ciò, ha promesso che si occuperà del restyling.
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Nardella sul futuro del “Franchi”
Dario Nardella, che si è opposto all’abbattimento dello Stadio Artemio Franchi con vigore per diverso tempo, si occuperà di donare alla Fiorentina un impianto all’altezza per le gare casalinghe di Serie A e non solo. La società di Rocco Commisso, seppure nelle ultime stagioni non abbia collezionato grandi risultati, infatti, per il futuro punta in alto. “D’ora in poi — ha promesso il primo cittadino di Firenze — lavorerò per portare in fondo il progetto di restyling dello stadio Artemio Franchi, mettendo da parte tutte le polemiche e respingendo le critiche arrivate da ogni direzione . Da oggi in poi lavoreremo duramente per portare alla città di Firenze uno stadio all’altezza delle ambizioni sportive. Nel decreto ministeriale ci sono alcune aperture che si possono sfruttare. La prima riguarda gli interventi che servono per adeguare l’impianto alle norme Uefa. Il secondo punto, che sfrutteremo, è la possibilità di realizzare aree commerciali. Poi c’è la possibilità di creare delle nuove curve e coprire lo stadio“.
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Il sindaco del capoluogo toscano non vuole più fare riferimento alla polemica con il club gigliato, nonostante non nasconda un velo di amarezza per il forfait al progetto di modernizzazione. “Per la prima volta ci sono atti ufficiali dove ci viene detto cosa si può e cosa non si può fare al Franchi. Prendiamo atto della decisione della Fiorentina di non investire sullo stadio. A questo punto è inevitabile che faremo da soli. Lo stadio è di proprietà del comune di Firenze. Non possiamo permetterci di non onorare la storia della città e che questo stadio venga abbandonato“, sottolinea Nardella.
I vertici del Comune, d’altra parte, hanno ormai ben chiaro il da farsi. “Abbiamo già deciso il processo che ci porterà al nuovo Franchi, sono due fasi. La prima partirà già a febbraio, quando i muratori andranno a intervenire sulla messa in sicurezza statica, per un investimento da 300 mila euro. Entro settembre, poi, finiremo gli interventi sulla sicurezza statica per un investimento totale di un milione di euro, che sono già a bilancio. Vogliamo regalare ai tifosi uno stadio senza problematiche, quando potranno tornare al Franchi. Nel prossimo anno, poi, si investiranno 7 milioni per il miglioramento sismico. La seconda fase è il restyling vero e proprio, per il quale abbiamo deciso di aprire un concorso internazionale, di altissimo livello, che ci permetterà di dare alla città di Firenze un risultato di altissima qualità. Vogliamo realizzare uno degli interventi di restyling più importanti al mondo. Il concorso verrà già presentato quest’anno. Nella prima parte ci sarà da presentare il progetto ideologico. Coloro che presenteranno il progetto migliore passeranno ad una seconda fase, quando — conclude Nardella — dovrà essere presentato un progetto concreto. La scelta spetterà a una commissione internazionale di prestigio assoluto“.