Supercoppa, Gattuso carica il Napoli: “Stiamo bene e la Juve non è in crisi”

Il miglior Napoli della stagione, reduce dal 6-0 alla Fiorentina, si prepara ad affrontare la gara di Supercoppa mercoledì sera alle 21 contro la Juve di Pirlo: ecco le parole di mister Gattuso

Gattuso (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Gattuso (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

La miglior difesa della serie A (16 gol presi in 17 gare), il secondo miglior attacco con 40 reti all’attivo. Ecco i numeri del Napoli che si appresta a sfidare la Juve nella gara di Supercoppa di mercoledì sera. Si giocherà alle 21 al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia, arbitrerà l’incontro Paolo Valeri della sezione di Roma 2. Il Napoli (da registrare le pesanti assenze di Mertens e Osimhen in attacco) è reduce dal roboante 6-0 rifilato alla Fiorentina, risultato che ha lanciato i partenopei al terzo posto della serie A con 34 punti. Curiosamente Juve e Napoli dovranno recuperare il match saltato per motivi Covid lo scorso ottobre.

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Se la Juve arriva al match di Supercoppa con tanti dubbi in testa (Inter nettamente superiore nell’ultima partita di campionato, molti gli interrogativi legati anche al mercato) il Napoli vive giorni di consapevolezza e spensieratezza. Queste potrebbero essere armi vincenti al cospetto di una Juve certamente sotto pressione.

Supercoppa, Gattuso con Insigne in conferenza stampa su Sky

Inizia a parlare Insigne: “Arriviamo ben preparati mentalmente per affrontare una grande squadra come la Juve, che ha grandi campioni. Dobbiamo affrontarla nel modo giusto. Con la Juventus sarà difficile ma vogliamo dare gioia a tifosi e società. I 100 gol? Sì, sono a 99, ma vincere il trofeo è la cosa più importante. Conta il risultato al di là se si fa gol o meno. Ad oggi vedo tutti concentrati, ci siamo allenati bene e questo è importante, dobbiamo solo scendere in campo e fare le cose che sappiamo senza alcun timore”. Insigne chiude così: “Fanno piacere le belle parole degli allenatori, del Ct Mancini che ho ringraziato, lavoro ogni giorno per correggere i difetti, grazie al mister che mi aiuta tutti i giorni a dare il 100%”.

La parola passa poi a mister Gattuso, pronto a rispondere alle domande dei giornalisti: “Petagna e Mertens? Per Petagna domani valuteremo, abbiamo ancora una seduta di allenamento, ha fatto tutto ciò che doveva fare. Riguardo a Mertens, sta stringendo i denti, ha ancora dolore, sta prendendo anche qualche antinfiammatorio, gli facciamo grandissimi complimenti, anche se non è al cento per cento se servirà ci darà una mano”. 

Il tecnico del Napoli prosegue: “Dobbiamo avere rispetto e non cadere nella trappola che la Juve è in crisi. La Juve ha giocatori preparati e una grande mentalità. Dobbiamo fare la nostra partita nella consapevolezza che andremo ad affrontare una grande squadra. Difficilmente ne sbaglia due di fila. Dobbiamo rispettare l’avversario e metterci attenzione. Sarebbe un errore pensare che la Juventus è in crisi. Dobbiamo dare il duecento per cento”. Gattuso sorride al ricordo dell’esperienza calcistica vissuta con Andrea Pirlo: “Abbiamo vinto tutto quello che dovevamo vincere, è stato molto importante per la mia carriera. Similitudini con Pirlo? Vediamo il calcio più o meno allo stesso modo. Ci piace partire dal basso. Ci piace il palleggio. Abbiamo giocato per tanti anni insieme, sicuramente adesso andiamo alla ricerca di qualcosa di nuovo, qualcosa che abbiamo visto fare agli allenatori spagnoli”.

Gattuso sa cosa vuol dire alzare questo trofeo: “Juve-Napoli è già sentita da parte delle tifoserie. In quel momento c’è stata buona fede da parte nostra. Alle 6.55 eravamo sul pullman e siamo stati bloccati. C’è grande rispetto per la società Juventus da parte mia e dei miei giocatori, tutto il Napoli ha grande rispetto nei loro riguardi, poi le chiacchiere le lasciamo fare agli altri. Una vittoria dal punto di vista mentale può esaltarti, mentre in caso di ko dovremo saper reagire subito visto che si gioca ogni tre giorni”.

Gattuso su Pirlo: “Ha preso più schiaffi da me che da suo padre”

Gattuso precisa: “Rispetto a sei mesi fa abbiamo una identità diversa. Questa partita quanto è importante? E’ una finale che può dare una botta di adrenalina. La Juve ha riposato meno di noi. Da un anno a questa parte c’è un’aria strana a causa del Covid, rischio continuo infortuni e contagi, periodo difficile, i valori reali delle squadre non emergono, in tutte le competizioni manca qualcosa”.

Poi aggiunge: “Dire il meno possibile, parlare poco, guardare negli occhi i giocatori. la partita con la Fiorentina poteva cambiare, ma è andata bene. Con la Juve gli stimoli vengono da soli. Questo Juve Napoli vale il doppio. Siamo stati bloccati dall’Asl all’epoca, c’è grande rispetto per la Società Juve, ha scritto pagine importanti. La Juve non deve sentire l’odore del sangue perché altrimenti ci facciamo male. Dobbiamo rispettarla perché ha una grande mentalità”.

Gattuso ironico: “Io e Pirlo come Bud Spencer e Terence Hill”

Gattuso chiude la conferenza: “Faremo la nostra partita, solo così avremo delle chance. Dobbiamo essere consapevoli che non sarà facile. Pirlo? Per me è stato molto importante. Abbiamo iniziato a giocare insieme nelle giovanili della Nazionale. L’ho aiutato anche io. Nasce numero 10, poi è diventato un vertice basso. Tra di noi c’è una grande amicizia, abbiamo condiviso tanto e anche fuori dal campo abbiamo fatto qualche danno. Spero di dargli un dispiacere. Vinca il migliore, resterà sempre un grande amico. Ha preso più schiaffi da me che da suo padre. Quindi conclude divertito: “Sembravamo Bud Spencer e Terence Hill”.

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