Pogacar vuole il bis al Tour: “Non sarà facile, ma sono più maturo”

Il vincitore dell’ultima Grande Boucle sfida tutti i rivali per provare a vincere ancora. Pogacar ha replicato anche a Roglic e Dumoulin: “Il mio Tour non è stato incredibile, solo inatteso”.

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Pogacar con la maglia gialla – meteoweek.com (Photo by Marco Bertorello / AFP) (Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Tadej Pogacar non rappresenta più il nuovo che avanza nel ciclismo mondiale, ma è ormai diventato una certezza. Merito di quel Tour de France, corso in condizioni spesso ai limiti della praticabilità dal punto di vista sanitario e della sicurezza. Ma alla fine, il giovane corridore sloveno è riuscito a portare a casa la Grande Boucle, al termine di una sfida con il connazionale Primoz Roglic. La cronometro finale gli ha consentito di effettuare il sorpasso ai danni del leader della Jumbo-Visma. E così, negli Champs-Elysees non vestiti a festa come sempre per via del Covid, Pogacar ha potuto festeggiare.

Ora lo sloveno è senza dubbio più maturo, nonostante gli appena 22 anni. E in un’intervista rilasciata per la Gazzetta dello Sport ha replicato allo stesso Roglic e a Dumoulin. I due hanno parlato con malizia di una ‘performance incredibile’ da parte sua. “Le loro sono state frasi pronunciate a caldo – ha detto Pogacar – . La mia prestazione non è stata né incredibile né assurda, ma solo inattesa. Forse erano delusi per aver perso il Tour in quel modo. Ma io sono stato bravo a preparare la tappa al meglio: abbiamo effettuato un cambio bici rapidissimo e dall’ammiraglia mi hanno sostenuto dall’inizio alla fine. Il resto lo ha fatto la forma: la mia era super, Primoz ha avuto una giornata no“.

La vita di Tadej è cambiata dopo il trionfo al Tour. Ma non è cambiato il suo modo di affrontarla: “Resto una persona molto semplice. Certo adesso ho più attenzioni dagli sponsor e più richieste dalla stampa ma cerco di mantenere la vita che facevo prima“. Però, dopo il successo di Parigi, qualche sfizietto se l’è tolto: “Mi sono concesso un paio di cene in più fuori con la mia fidanzata Urska e ho regalato un orologio a tutti i miei compagni di squadra. Null’altro. Continuo a vivere nel mio piccolo appartamento di Montecarlo nello stesso condominio dei miei compagni di squadra Davide Formolo e Valerio Conti“.

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Il 2021 sarà anche l’anno della conferma per Pogacar. Lo sloveno, però, sa bene di dover lavorare duro per trionfare ancora al Tour: “Chiaramente sono consapevole che correre da detentore del titolo sia più difficile. Non mi sento il favorito visto il livello degli avversari ma voglio dimostrare di poter fare anche meglio del 2020“. C’è chi lo ha esaltato per aver vinto nonostante una squadra meno forte. Ma Pogacar la pensa diversamente: “Non è andata così, io ragiono sempre “di gruppo” e lo scorso anno siamo stati un po’ sfortunati. E questo è un altro motivo che mi induce a essere fiducioso per il bis nel 2021: i quattro uomini in più che sono arrivati ci consentiranno di tenere a bada tutti gli attacchi“.

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Sempre a proposito del Tour de France del 2021, Pogacar ha provato ad analizzare il percorso, riscontrando subito delle novità. “È molto diverso rispetto a quello del 2020 – ha detto – . Ci saranno più tappe pianeggianti e due cronometro piatte, la prima già al quinto giorno. Su questo ci sto già lavorando su perché è un aspetto in cui devo migliorare“. Più in generale, il 2021 deve essere per lui l’anno della conferma: “Non migliorare da una stagione all’altra è sempre stata una mia preoccupazione. Così come avere sfortuna: basta un episodio storto come una caduta per mandare all’aria una stagione“.

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