Il tecnico della Juve festeggia il suo primo trofeo da allenatore: arriva la Supercoppa Italiana dopo il 2-0 al Napoli firmato Ronaldo-Morata, a fine partita ecco le parole di Pirlo
“La Juve non sbaglia mai due partite di fila”: alla fine aveva ragione Gattuso. La Supercoppa Italiana vede i bianconeri vittoriosi, cinici, spietati e risollevati nel morale dopo il ko contro l’Inter. La Juve si gode le parate decisive di Szczesny e il fiuto del gol – come sempre da ineguagliabile fenomeno – di Cristiano Ronaldo. E Morata sul gong fa 2-0 in contropiede. La Juve non sbaglia, il Napoli sì: Insigne fallisce l’1-1 calciando fuori un rigore conquistato da Mertens al 78′ e finisce il match in lacrime. Politano, al 94′, viene nuovamente stoppato da un riflesso mostruoso di Szczesny. La differenza in un match equilibrato è tutta qui.
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Ai microfoni Rai mister Pirlo può esultare: “La prima sensazione è di grande gioia. Sta succedendo qualcosa di diverso rispetto alle vittorie da calciatore. Così è ancora più bello. E’ difficile vedere in una finale due squadre che giochino bene. Stasera dovevamo mostrare grinta, carattere e orgoglio. Ci siamo riusciti, dovevamo dimostrare che non eravamo quelli visti con l’Inter. Dispiace per Gattuso, facciamo lo stesso lavoro, ma io mi porto a casa la vittoria…”.
Pirlo: “Abbiamo ricevuto critiche che non meritavamo”
Continua Pirlo: “Cuadrado? Ha lavorato bene a casa. Pensavamo durasse meno e invece al 95′ ancora correva al termine di una finale. Arthur? Ha giocato quando è stato bene, veniva da un periodo di inattività al Barcellona e si era poco allenato con il Covid. Poi ha avuto una brutta botta con l’Atalanta, stasera ha dimostrato il suo valore. Ha dato più spazio a Bentancur in costruzione, Arthur ce lo teniamo stretti perchè è un giocatore molto utile. Tutti stasera hanno dato dimostrato carattere, orgoglio e attaccamento alla maglia. Abbiamo subìto troppe critiche, che non meritavamo. Lo abbiamo dimostrato. Qualcosa da rispondere a chi mi dà del principiante? E’ facile esaltare qualcuno e poi buttarlo giù. La mia carriera è stata fatta da alti e bassi, lavoro con tranquillità. Sono sereno, nel mio lavoro le critiche sono all’ordine del giorno. Io maestro in panchina? Devo ancora iniziare…”.