Fiorentina, Prandelli: “Vittoria dà autostima e serenità, dobbiamo lottare”

Il match tra Fiorentina e Crotone, valido per la 19esima giornata di Serie A, è terminato sul risultato di 2-1. La Viola ha trionfato grazie alle reti di Bonaventura e Vlahovic. Il tecnico Cesare Prandelli si è complimentato con i suoi giocatori al termine della gara.

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Cesare Prandelli, allenatore della Fiorentina (Photo/Getty Images)

La Fiorentina, reduce da due sconfitte, è tornata a festeggiare nella diciannovesima giornata del campionato di Serie A. La Viola ha battuto tra le mura amiche il fanalino di coda Crotone grazie alle reti di Jack Bonaventura Dusan Vlahovic. I tre punti conquistati questa sera sono indispensabili ai toscani per allontanarsi dai piani bassi della classifica. La squadra di Cesare Prandelli adesso dovrà tuttavia tentare di replicare la buona prestazione casalinga nelle prossime gare, a partire dalla prima del girone di ritorno in programma in casa del Torino.

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Prandelli nel post-gara

Cesare Prandelli, intervenuto ai microfoni di DAZN al termine del match casalingo, non ha nascosto l’entusiasmo per i tre punti conquistati: “La vittoria porta sempre il sorriso, vederlo sulla faccia di Ribery non è una notizia. Siamo stati squadra, abbiamo accorciato bene e giocato forse la miglior partita. Sul 2-0 poi abbiamo un po’ complicato le cose ma l’importante era vincere. I tre punti portano autostima oltre alla serenità, dobbiamo capire che possiamo fare certe partite. Nel calcio moderno quando hanno palla gli altri devi essere ordinato e aggressivo. La qualità deve essere di squadra, non dei singoli: bisogna mantenere la mentalità da squadra che vuole lottare sempre, con ordine. La qualità non deve mai anteporsi alla squadra, va espressa negli ultimi 30 metri e stasera abbiamo giocato bene tra le linee, senza subire contropiedi se non su calcio d’angolo. Quando vinci, aumenta anche la consapevolezza, e sono contento“.

Il tecnico della Fiorentina è poi tornato a parlare della clamorosa sconfitta incassata contro il Napoli: “A Napoli secondo me i primi 30-35 minuti li abbiamo fatti molto bene ma stasera il centrocampo era molto più equilibrato. Non metto da parte nulla, ogni partita dà dei pensieri e non si butta via niente: mi piace vedere una squadra consapevole di cosa sta facendo. Il campionato è strano e particolare, e il Crotone è una squadra che esprime un calcio collettivo veramente eccezionale. Bravi noi a non concedergli gli spazi che cercavano“.

Infine, Cesare Prandelli ha parlato della presenza allo Stadio Artemio Franchi del patron Rocco Commisso: “Col presidente presente c’è più attenzione di tutti, è normale. Non conosco i suoi impegni, ma speriamo sempre che ci sia: ha entusiasmo, la nostra tifoseria merita qualcosa di straordinario“.

La gioia di Vlahovic

Dusan Vlahovic, autore della prima rete della Fiorentina, non ha nascosto l’entusiasmo al termine del match. “Devo sempre – ha detto ai microfoni di DAZN – ringraziare i miei compagni, in questo caso Franck. Con quell’assist da campione vero è stato facile realizzare, bene i tre punti e speriamo di continuare così. È merito di tutti, anche Castrovilli ha fatto una bella giocata. Abbiamo vinto tutti insieme”. E sulla rabbia manifestata al momento del cambio: “Era verso me stesso, ho avuto due occasioni in uno-contro-uno non sfruttate, voglio sempre dare il massimo per la squadra”.

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Infine, l’attaccante si è espresso sulle numerose parole di elogio che gli riserva il patron Rocco Commisso: “Sempre un onore per me, lo ringrazio perché lui e la sua famiglia ci sono sempre stati vicini. Ringrazio anche il mister che mi sta sempre dando fiducia e non posso esprimere quanto gli devo. Mi ha sempre detto che contano i miei gol, ma senza compagni non avrei fatto niente“.

Le parole di Castrovilli

Anche il centrocampista Gaetano Castrovilli, intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine del match, ha commentato la sua prestazione e, in particolare, il pallonetto tentato: “Ho visto il portiere fuori, ho provato lo scavetto, mi è rimbalzata e l’ho presa con lo stinco. Brutto dirlo ma è la verità. Quando salto l’uomo devo anche calciare, quindi devo ascoltare i consigli che mi danno. Cosa mi manca per il salto di qualità? Devo ancora migliorare sotto ogni punto di vista, soprattutto tattico. Devo coprire meglio il campo. Sto parlando tanto con i compagni che hanno più esperienza e mi stanno aiutando, come Ribery. Penso che siamo tutti leader in questa squadra e dobbiamo fare il massimo“.

E sul suo ruolo: “Secondo me rendo meglio da mezzala, sono in una parte di campo dove posso rischiare di più i dribbling. I gol? Un po’ mi massacrano per il fantacalcio… Voglio migliorare, ma viene prima la squadra e i tre punti“. Infine, sulla Nazionale: “Io spero di mettere in difficoltà il ct Mancini, ovviamente con le prestazioni che farò qui“.