(VIDEO) McKennie, gol e qualità: occhi sbarrati a fine match, ecco perchè

Al termine di Juve-Bologna il centrocampista texano McKennie, che sta diventando un idolo dei tifosi, è protagonista di una reazione molto curiosa divenuta già virale. Ecco cosa è successo

McKennie (Twitter)
McKennie (Twitter)

Una reazione davvero divertente, quella di Weston McKennie: qualcuno ha addirittura riportato la mente al telefilm americano degli anni ’90 “Il mio amico Arnold” e al tormentone “Che cavolo stai dicendo, Willis?” del protagonista Gary Coleman.

Ma cosa è successo alla fine di Juve-Bologna? McKennie è stato intervistato ai microfoni di Dazn e dopo le prime parole del giornalista Davide Bernardi ha creduto di dover rispondere in italiano. Bernardi, invece, lo ha rassicurato: “I translate for you”, “Traduco io per te”. E così McKennie, che ormai sta conquistando i tifosi, ha potuto esprimere il suo pensiero con meno… “terrore”: “Era importante vincere, alla luce dei risultati di Inter e Milan. Vogliamo farci trovare pronti ed oggi era fondamentale trovare tre punti che ci aiutano a crescere. L’esultanza? Ho imitato la bacchetta di Harry Potter, ho anche un tatuaggio”.

McKennie si sta prendendo la Juve. Nel momento del suo arrivo, in quel 29 agosto 2020, molti avevano storto il naso: “Ma chi è? Da dove arriva?“. Il nome non era certamente di prima fascia, ma lo sono adesso i risultati: il texano (in prestito dallo Schalke 04 fino al 30 giugno 2021, si potrà riscattare per 4.5 milioni di euro) si è inserito immediatamente, in modo perentorio, efficace ed incisivo.

Quattro gol in 15 match (uno al Barcellona in Champions League), due assist, una pazzesca capacità di inserirsi senza dare punti di riferimento ai difensori avversari: McKennie, il “Texas Boy” che ha esultato come uno spadaccino in nome della sua passione per “Harry Potter”,  in pochi mesi è diventato un’istituzione della Juve di Pirlo. Ad oggi è difficile farne a meno e ieri, contro il Bologna, ha tirato in porta cinque volte, più di qualsiasi attaccante. Il Corriere dello Sport gli ha regalato un 7 in pagella: “Da miglior «invasore» juventino occupa bene l’area, pure quella piccola, dove sfiora il raddoppio su perfetto cross basso di Cuadrado. Prima di fare centro, con zuccata da calcio d’angolo. Morale: la solita formidabile energia cinetica”.

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