Paolo Faragò è un nuovo giocatore del Bologna. Il centrocampista si è trasferito ai rossoblù in prestito con opzione di riscatto dal Cagliari. Il club felsineo quest’oggi ha presentato il nuovo innesto in conferenza stampa.
La notizia dell’ufficialità del trasferimento di Paolo Faragò al Bologna è arrivata ieri, a seguito delle visite mediche con il club felsineo e della firma. Il centrocampista si è trasferito ai rossoblù in prestito dal Cagliari con opzione di riscatto. Alla corte di Eusebio Di Francesco, nel girone di andata, il giocatore era riuscito a collezionare soltanto 8 presenze. Un rendimento non soddisfacente che, in accordo con la società, lo ha spinto a chiedere una cessione. Il classe ’93 sarà dunque a disposizione del tecnico Sinisa Mihajlovic fino a giugno con l’obiettivo di conquistare la salvezza il più presto possibile.
La presentazione di Paolo Faragò
Paolo Faragò, nel corso della conferenza stampa di presentazione odierna, si è espresso in merito ai motivi che lo hanno spinto ad accettare la corte del Bologna: “Da quando ho iniziato a sentire qualche voce a riguardo ho iniziato a seguire tutte le partite del Bologna. Ho visto una squadra propositiva che ha sempre affrontato la partita con il giusto piglio. Credo che nessuna squadra l’abbia mai messa sotto. Penso che il mister voglia dare un’impronta aggressiva alla squadra, che giochi palla a terra ed esca da dietro, con pressioni alte, quindi uno stile di gioco che mi piace molto. Anche in occasione della partita con la Juve ho visto un Bologna che è sceso in campo senza timori. Penso che sistemando qualcosina la squadra sarà perfetta e potrà senza problemi conquistare la salvezza. Ho avuto un’ottima impressione e sono contento di essere qui“.
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L’obiettivo del centrocampista è di ritrovare un posto da titolare: “Mi è sicuramente mancata un po’ di continuità perché dopo essermi fatto male due anni fa, sono rientrato a ottobre della scorsa stagione e ho giocato molte partite ravvicinate quindi questo ha rallentato la mia ripresa. Non ho mai avuto una grande continuità e siccome sono un giocatore che per esprimersi al meglio deve stare bene fisicamente credo che questa sia la cosa che mi è mancata maggiormente. Avendo fatto quasi un mese a casa per il Covid ci vorrà ancora qualche giorno per riprendere un po’ di condizione fisica. Dopo potrò essere a disposizione del mister e della squadra“. La concorrenza, tuttavia, è notevole sulla fascia destra, con la presenza in rosa di giocatori come De Silvestri, Tomiyasu e Mbaye: “Sono tutti e tre degli ottimi giocatori e starà a me dare al mister qualche opzione in più. Rispetto agli altri ho dei trascorsi diversi visto che fino a due anni fa giocavo a centrocampo, perciò potrei dare qualcosa al mister in questo senso, poi starà a me dimostrare di poter dire la mia“.
E sul suo ruolo: “Mi è sempre piaciuto fare il centrocampista però negli ultimi anni mi hanno spostato prima a fare il quinto poi il terzino. Per me l’importante è giocare. Sono a disposizione del mister anche da portiere o attaccante. La mia prerogativa è quella di essere utile alla squadra, al di là del ruolo“. Sulle spalle, invece, porterà il numero 43: “Da circa 3 anni sono diventato super appassionato di Guccini quindi ho pensato di venire a Bologna e prendere il numero 43 in onore di quel civico di Via Paolo Fabbri. Mi è sembrato fosse carino“.
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Infine, qualche curiosità sul suo passato: “Io ero e sono iscritto all’Università. In breve tempo vorrei portare a termine la mia laurea in Scienze dell’alimentazione che è stata un po’ frenata dai recenti studi sul mondo del vino, per diventare sommelier. Le Universiadi del 2015 sono state una bellissima esperienza. La ricordo con grande orgoglio. Il livello non era altissimo ma è stata comunque un’esperienza bellissima in cui abbiamo condiviso circa 20 giorni con gruppi di varie nazionalità“.