Patrick Cutrone vestirà la maglia del Valencia fino a giugno. L’attaccante di proprietà del Wolverhampton, dopo l’addio alla Fiorentina, è stato spedito nuovamente in prestito, questa volta in Liga. Oggi arriverà la firma del contratto a seguito delle visite mediche.
Il futuro di Patrick Cutrone sarà tra le fila del Valencia, almeno per i prossimi sei mesi. L’attaccante, dopo la deludente parentesi alla Fiorentina (soltanto 11 presenze, per lo più da subentrato, e zero reti messe a segno, e la risoluzione anticipata del prestito, è rientrato al Wolverhampton, club che detiene la proprietà del suo cartellino. Alla corte di Nuno Espirito Santo, tuttavia, non c’è spazio per il classe ’98, che ha giocato in queste settimane soltanto due partite in Premier League. È per questa ragione che il giocatore verrà ceduto nuovamente in prestito.
Leggi anche -> Wolverhampton, ufficiale l’arrivo di Willian José: il comunicato del club
Patrick Cutrone firma con il Valencia
Patrick Cutrone è arrivato questa mattina in Spagna per sostenere le visite mediche e firmare un nuovo contratto con il Valencia. La società spagnola ha trovato l’accordo con il Wolverhampton per un prestito secco fino a giugno. Molte altre squadre si erano interessate all’attaccante. Tra queste, in Italia, anche Genoa, Udinese e Parma. Il ritorno in patria, tuttavia, dovrà essere rimandato a data da destinarsi. Per il giocatore cresciuto nelle giovanili del Milan si tratta della prima avventura in Liga. Una scommessa senza dubbio prestigiosa, anche in virtù del fatto che il club di Anil Murthy non concludeva una trattativa in entrata ormai da quasi un anno.
Leggi anche -> Genoa, per Niang c’è concorrenza, difficile arrivare a Cutrone
Adesso al classe ’98 spetterà il compito di provare a risollevare le sorti della compagine di Javi Gracia, che in questa stagione non sta collezionando risultati di spessore. I Blanquinegres, infatti, al momento si trovano al tredicesimo posto della classifica del massimo campionato spagnolo. Un rendimento che senza dubbio non soddisfa la società, soprattutto in virtù del suo blasone.