Lite tra Lukaku e Ibrahimovic: la Procura Federale ha aperto un’inchiesta. Il Procuratore Giuseppe Chiné acquisirà immagini televisive, audio e testimonianze per ricostruire la vicenda. Sarà ascoltato anche l’arbitro Valeri.
Il violento battibecco tra i due bomber di Inter e Milan approda sui tavoli della Procura Federale.
Dopo aver acquisito venerdì scorso il referto dell’arbitro Paolo Valeri – che ha diretto l’infuocato derby di Coppa Italia dello scorso 26 gennaio – il Procuratore Giuseppe Chiné proverà a ricostruire le frasi non certo dolci che i due giocatori si sono scambiati a pochi minuti dalla fine del primo tempo, quando il Milan era ancora in vantaggio proprio grazie a un gol dello svedese.
Ibrahimovic-Lukaku: decisiva la testimonianza di Valeri
Verranno acquisite le immagini televisive e gli audio della partita per cercare di fare luce sullo spiacevole episodio. Ma sarà decisiva soprattutto la testimonianza del direttore di gara a cui verrà chiesto di riferire alla Procura le parole che i due giocatori si sono scambiati a muso duro e i motivi per cui ha estratto il cartellino giallo all’indirizzo di entrambi.
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Entrambi già squalificati per un turno
Nei giorni successivi alla partita, Ibra (poi espulso nel secondo tempo per doppia ammonizione) e Big Rom sono stati squalificati per una giornata. Il belga, che era già diffidato, salterà dunque la semifinale di domani contro la Juventus, insieme al compagno di squadra Hakimi, pure lui fermato per un turno dal Giudice Sportivo.
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Cosa rischiano Ibrahimovic e Lukaku
Se Valeri dovesse confermare di aver ascoltato e compreso gli insulti che sono volati tra i due giganti, allora la questione potrebbe essere subito archiviata. In caso contrario, ipotesi non certo remota, si procederà con le indagini che partiranno dall’analisi delle immagini dello scontro. Una volta accertate le frasi uno dei due calciatori o entrambi potrebbero essere deferiti al Tribunale Federale.
In ogni caso, l’inchiesta verrà conclusa nel giro di pochi giorni anche se non esistono tempistiche certe.
Il chiarimento dello svedese
Ibra, dopo le critiche, aveva replicato via social alle tante accuse di razzismo piovute in rete. Un concetto ribadito dall’attaccante del Milan anche attraverso il suo account Instagram con un video accompagnato dalla frase: “We are ONE”.
Anche il Codacons aveva protesta inviando una lettera di diffida alla Rai per invitare i vertici della televisione pubblica ad annullare l’invito dello svedese del Milan a partecipare come ospite al prossimo Festival di Sanremo.
Paolo Maldini, oggi dirigente del Milan, ha preso le difese del numero 11 rossonero: “Ha solo difeso i compagni“, ha dichiarato l’ex calciatore.
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