Pellè, Eder, El Shaarawy: stop ai super stipendi, ecco la “fuga dalla Cina”

Contratti strabilianti, è finita la pacchia cinese: tanti “italiani” e non solo lasciano la Chinese Football Association, l’ultimo è Pellè che torna al Parma (dove ha segnato l’unico gol in serie A nel 2011) dopo essere stato l’italiano più pagato al mondo

Pellè con la maglia del Parma nel 2011 (Skysport)
Pellè con la maglia del Parma nel 2011 (Skysport)

 

Forse è finita la pacchia. La crisi economica causata dalla pandemia Covid-19 ha convinto la Federcalcio cinese a mettere un freno ai contratti faraonici che in questi anni hanno portato in Super League tantissimi campioni. Le novità sostanziali fino al 2023 sono tre: i calciatori stranieri non potranno guadagnare più di 3 milioni di euro lordi (un anno fa erano netti), la spesa totale sostenuta da ogni club non potrà superare i 600 milioni di yuan (75 milioni di euro) e i calciatori cinesi avranno un tetto salariale di 5 milioni di yuan (circa 630mila euro), la metà del tetto da 10 milioni deciso lo scorso anno.

Questo pugno duro è stato confermato dal presidente della Chinese Football Association (Cfa), Chen Xuyuan, il quale ha dichiarato: “La Federcalcio punirà qualsiasi club o giocatore che violi le regole, non importa quanto famoso o influente sia”.

“Facciamo le valigie, torniamo in Italia”: l’ultimo è Pellè

Dunque, per quanto riguarda il calcio, è fuga dalla Cina: ci sono ampi segnali in questo senso. Fino a pochi giorni fa Graziano Pellè era il calciatore italiano più pagato al mondo con 15 milioni di euro assicurati dallo Shandong Luneng. Il contratto in scadenza è stato risolto dallo stesso Pellè per tornare in Italia e riabbracciare il Parma, squadra con la quale (incredibilmente) ha segnato nel 2011 l’unico gol in serie A, nonostante l’esperienza in Nazionale.

Altri nomi? Blerim Dzemaili. L’ex capitano del Bologna aveva accettato le offerte dello Shenzhen, club neoretrocesso in serie B e allenato dall’ex allenatore rossoblù Roberto Donadoni. Difficile rinunciare a 34 anni a un contratto da 3 milioni netti a stagione per due anni più opzione per il terzo. Il virus, però, ha imposto un brusco stop. E Dzemaili, senza partite giocate per quasi tutto il 2020 a causa del Covid, è tornato poi a dicembre allo Zurigo. Il belga Yannick Ferreira Carrasco, invece, è tornato all’Atletico Madrid, club che aveva lasciato nel febbraio 2018 per trasferirsi nella Super League cinese e vestire la maglia del Dalian Yifang.

E poi c’è El Shaarawy. Il “Faraone” ha firmato nel 2019 un contratto triennale con lo Shanghai Shenhua da 40 milioni di euro. Adesso è tornato alla Roma. Tra i freschi addii c’è anche quello di Hulk: il 34enne brasiliano si è separato qualche mese fa dallo Shanghai SIPG. Il club cinese lo aveva prelevato nel 2016, acquistandolo dallo Zenit per oltre 50 milioni di euro. E come dimenticarsi dell’ex Inter e Samp, l’italo-brasiliano Eder, che gioca nello Jiangsu Suning sperando però (visti gli adeguamenti obbligatori dei contratti) di essere richiamato dall’Inter. Se ne sta ancora parlando proprio oggi. Su Eder c’è anche il Monza, che potrebbe ingaggiarlo in caso di promozione in serie A tra qualche mese.