Prima gara tra i pali da 43enne e 1100 presenze in carriera per Gianluigi Buffon: un portiere eterno con la maglia bianconera
Domenica 19 novembre 1995: al Tardini arriva il Milan di Fabio Capello. A difendere la porta del Parma non c’è Luca Bucci, il portiere titolare, infortunatosi il martedì in allenamento. Durante l’intera settimana, Nevio Scala, allora tecnico dei Ducali, osserva attentamente Alessandro Nista, il secondo portiere, e un ragazzino 17enne aggregato dalle giovanili: Gianluigi Buffon. Alla fine gioca proprio lui, non lasciandosi intimidire da calciatori come Baggio e Weah, e compiendo un paio di prodezze utili a chiudere Parma-Milan sullo 0-0.
Sembra passata una vita invece come scrive Buffon sui canali social “…è come la prima volta“: presenza numero 1.100 in match ufficiali ieri sera per Buffon in Inter-Juve di Coppa Italia. Il portierone, 43 anni compiuti lo scorso 28 gennaio, ha vestito 679 volte la maglia della Juventus, 220 invece le presenze con il Parma, 176 con la maglia azzurra della Nazionale e 25 con il Paris Saint-Germain. Una leggenda. Numeri straordinari, difficilmente ripetibili, e supportati da una condizione fisica ancora ottimale, che ha permesso allo stesso Buffon di sfornare una parata decisiva per l’1-2 finale. L’Inter nel secondo tempo pressava infatti alla ricerca del pari e sembrava davvero fatta quando Darmian si trovava la palla da sparare in porta a tu per tu con Buffon, che però chiude la saracinesca. E dice di “no”.
1100 volte come la prima volta.
Adesso.
Ancora una volta.
Fino alla fine!
⚪️⚫️#InterJuve pic.twitter.com/hVF3jQenEW— Gianluigi Buffon (@gianluigibuffon) February 2, 2021
1100 presenze con l’Inter: otto storiche parate di Buffon
Riavvolgendo il nastro milioni di appassionati di calcio possono rivedere storiche parate di Gianluigi Buffon. Basta un attimo, una data, un’immagine. 18 giugno 2002: quel giorno, per esempio, c’è la parata di Gigi sul rigore di Ahn in Corea-Italia ai Mondiali che ci vedranno eliminati per mano dell’arbitro Moreno. 28 maggio 2003: una delle tre finali di Champions perde da Buffon fa comunque balzare alla mente il miracolo su Inzaghi. 9 luglio 2006: finale dei Mondiali contro la Francia in Germania, il volo di Buffon sul colpo di testa di Zidane manda il match ai rigori dove trionfiamo grazie al gol di Grosso. 1 dicembre 2006: altro rigore parato da Buffon questa volta ad Adailton, una parata celebre perchè avvenuta con la Juve in serie B (e Gigi non parava un penalty da 4 anni).
E ancora: 28 giugno 2012, semifinale degli Europei tra Italia e Germania. La mano di Buffon spedisce sopra la traversa una punizione diretta in rete di Reus. 6 giugno 2015: irreale parata del numero uno bianconero su Dani Alves nella finale di Champions contro il Barcellona, anche questa poi persa da Buffon e compagni. 2 luglio 2016: strepitoso intervento su Ozil nell’ennesimo incontro con la Germania ai quarti degli Europei. 11 aprile 2017: dal nulla, quando Iniesta del Barcellona apre il piattone che sembra vincente, spunta la mano di Buffon in un epico Juve-Barca dell’andata dei quarti di Champions. Lampi, momenti, ricordi. Pescati in un libro infinito, di 1100 pagine. Scritto da Gianluigi Buffon.
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