Belotti prende tempo? Cairo sul rinnovo: “Deve essere convinto anche lui”

Perchè slitta la decisione sul rinnovo di Belotti? E’ la grande domanda d’attualità in casa granata: Belotti e il Toro possono andare avanti insieme, ma intanto Cairo scaglia una frecciatina…

Andrea Belotti (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Andrea Belotti (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

 

Toro, Belotti e il possibile rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2022: slittano i tempi delle decisioni. Perchè? E’ la domanda che si pongono migliaia di tifosi granata. Ieri le prime voci su un possibile “temporeggiamento strategico” del bomber Andrea Belotti, oggi una sorta di frecciatina del presidente granata Urbano Cairo intervistato all’assemblea di Lega. Tuttosport in edicola ieri aveva riassunto così: “Belotti è arrivato ad una conclusione inevitabile: aspettare la fine del contratto per poi decidere il suo futuro. Il contratto dell’ex Palermo con il Toro scadrà nel giugno 2022 ed il giocatore ha fatto sapere che per un po’ di tempo non intende affrontare il discorso sul futuro”. L’ultimo prolungamento del contratto di Belotti risale ad oltre 4 anni fa e avvenne nel dicembre 2016 dopo l’acquisto dell’anno prima dal Palermo. Mancano dunque solamente 16 mesi al termine dell’attuale contratto tra il Toro e il suo capitano, che però (ad oggi) rischia di finire in serie B mentre la possibilità di andare finalmente a giocare in una “big” di serie A (Milan?) è concreta. E ghiotta.

Cairo su Belotti: “Le squadre buone le abbiamo sempre fatte. Lui però deve essere contento”

Oggi il pallone passa al presidente del Torino, Urbano Cairo, che così ha parlato all’assemblea di Lega: “Belotti? E’ un giocatore che è con noi dal 2015, quando lo acquistai dal Palermo, abbiamo rinnovato il contratto già una volta. C’è tutta la volontà di rinnovare da parte nostra, facendo delle proposte molte vantaggiose. Chiaro, lui deve essere convinto e spero che lo sia. Il rapporto con lui è buonissimo, l’importante è che sia anche lui contento, indipendentemente dagli andamenti. Da quando Belotti è con noi abbiamo fatto un dodicesimo posto, poi nono posto, poi settimo posto con un’Europa League mancata per poco e poi abbiamo fatto un’annata non bella l’anno scorso. Anche quest’anno non siamo partiti bene con un progetto nuovo che non è decollato. Quindi direi che le squadre buone le abbiamo sempre fatte e hanno dato dei buoni risultati, magari non quelli che avremmo voluto, ma comunque un settimo e due noni posti non è male. Deve essere contento e motivato, poi noi faremo il nostro dal punto di vista economico senza dubbio”.

Sul mercato: “La soddisfazione me la darà il campo. Spero che arrivino le risposte giuste, avendo fatto anche investimenti importanti in un periodo in cui in pochi investono. Abbiamo investito prendendo Sanabria che è costato molto e anche Mandragora che è un prestito che però ha dei costi e che potrà diventare un acquisto a certe condizioni. Non è poco avendo già fatto prima altre cose e non avendo venduto nessuno. Quello che conta è che il campo dia delle risposte, è la cosa principale”.

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