D’Angelo presenta Pisa-Salernitana: “Sarà una battaglia”

Domani all’Arena si gioca Pisa-Salernitana, match valevole per la 22esima giornata del campionato di Serie B. Luca D’Angelo è consapevole della difficoltà dell’incontro contro una della pretendenti alla promozione: “Sarà una battaglia”.  La gara sarà preceduta da un ricordo di Maurizio Alberti, l’indimenticato tifoso nerazzurro scomparso l’8 febbraio del 1999.

L’allenatore del Pisa Luca D’Angelo (foto Getty Images)

Dopo la partita di sabato a Cremona, due giorni di lavoro per i giocatori nerazzurri, chiamati a preparare l’insidiosa sfida contro la Salernitana, in programma martedì 9 febbraio all’Arena alle 19.

Pisa in campo senza sosta

Domenica Gucher e compagni hanno ripreso la preparazione al centro sportivo di San Piero a Grado: i giocatori scesi in campo il giorno precedente hanno svolto una seduta differenziata e incentrata nella parte finale soprattutto sugli aspetti tecnico-tattici. Oggi lo staff tecnico ha sostenuto un allenamento pieno in attesa della rifinitura di domani mattina.

D’Angelo: “Sarà una battaglia”

Considerando gli impegni molto ravvicinati, Luca D’Angelo non ha tenuto la consueta conferenza stampa pre-partita.

Tramite il suo sito ufficiale, la società nerazzurra ha però diffuso le dichiarazioni del tecnico dei toscani pronunciate nel post-gara dello Zini: “Abbiamo poco tempo per preparare una partita che sappiamo essere molto importante e difficile. Dovremo mettere in campo tutte le energie a disposizione perché sappiamo che sarà una vera battaglia e dovremo farci trovare pronti“, ha detto l’allenatore originario di Pescara.

LEGGI ANCHE —> Castori teme il Pisa: “Rende la vita difficile a tutti”

Il ricordo di Maurizio Alberti

La società nerazzurra ha annunciato che domani l’immediata vigilia del match sarà dedicata al ricordo di Maurizio Alberti, l’indimenticato tifoso pisano che aveva perso la vita 22 anni fa.

Il dramma si consumò allo stadio allo stadio “Alberto Picco” dove si giocò il match tra Spezia e Pisa. Tremila sostenitori pisani, tra cui Maurizio, seguirono la squadra in trasferta per spingere i calciatori verso la promozione nell’allora Serie C1.

Il corteo neroazzurro affrontò il passaggio dalla stazione ferroviaria allo stadio senza alcuna difficoltà. Il clima fuori dallo stadio non sembrava particolarmente teso, nonostante una massiccia presenza di reparti mobili e ogni altro corpo militare. Del resto, i precedenti erano minacciosi: nelle due gare della stagione 1997/98 si sono registrati incidenti sia a Pisa che a La Spezia.

La calma, però, fu solo apparente e durò pochi minuti. Tra le due tifoserie volarono oggetti di ogni tipo e sassi. Fortunatamente, le ostilità cessarono d’improvviso con il fischio d’inizio della gara, ma solo per rivolgersi verso il campo di gioco. Un guardalinee venne colpito dopo qualche minuto di tiro al bersaglio. Gara sospesa.

Scoppio il caos. Alberti, acceso sostenitore neroazzurro, appartenente al gruppo Rangers 1979, non volle mancare a quella trasferta. Maurizio era presente ovunque giocasse il Pisa, anche lontano dall’Arena. Quel giorno si mantenne defilato rispetto agli eventi, al centro della curva, seduto sulla balaustra, con l’inseparabile tamburo davanti. Sembrava perfettamente lucido. Ad un certo punto, uno dei suoi amici più cari sentì il peso di Maurizio su di sé. Pensava stesse scherzando. Quando si spostò, per girarsi, vide Maurizio scivolare a terra, privo di conoscenza.

Malauguratamente, nessun punto di soccorso era presente in Curva. L’ambulanza, senza medico a bordo, si trovava parcheggiata fuori. I soccorritori, dopo molta fatica, riuscirono a portare via Maurizio ma il medico a bordo mancava.

Maurizio, quel giorno, subì in arresto cardiaco. I medici del Pronto Soccorso, una volta ricevuto e accolto il paziente, si accorsero subito che qualcosa non andava. Tentarono di rianimarlo, ma Maurizio ormai è entrato in stato comatoso, a causa dei tanti, troppi minuti passati senza afflusso di ossigeno al cervello.

Allo stadio, intanto, la partita non riprese e i tifosi pisani rientrarono a casa. Maurizio restò a La Spezia, ricoverato in ospedale.

Ogni giorno fu messo in atto ogni tentativo per farlo uscire dal coma: audiocassette con cori registrati della curva e le voci di tante persone che entrarono nella sua stanza e provarono a parlargli. Tra questi, alcuni giocatori e rappresentanti del Pisa Calcio.

Purtroppo, ogni tentativo fu vano. Quindici giorni dopo il cuore di Maurizio, nel frattempo trasferito al “Santa Chiara” di Pisa, smise definitivamente di battere.

Era l’8 febbraio del 1999.

La vicenda approdò in Tribunale

Subito dopo il lutto, la famiglia, appoggiata dalla Curva Nord, intraprese una battaglia per accertare la verità. Ma a seguito di un lungo e costoso iter processuale, il caso della morte di Alberti fu archiviato per  “insufficienza di prove”.

Il tema della sicurezza negli stadi diventò però di dominio pubblico rimbalzando in tutte le piazze di Italia.

La Curva Nord fu  intitolata a lui, e una targa, regalata dai ragazzi di Carrara, fu affissa all’entrata del settore centrale della stessa. Nello stesso periodo, venne realizzato uno striscione con i colori di Pisa, la croce armena e i guerrieri della Repubblica pisana: sopra campeggia la scritta Mau Ovunque. Appeso in un primo momento sopra lo striscione del gruppo Rangers, venne poi spostato al centro della Nord rappresentandola nella sua interezza.

Tra le varie iniziative per ricordare Maurizio, c’è il “Trofeo Mau Ovunque”, una manifestazione nata già nell’estate del 1999, al campo Abetone, e poi migrata subito sui terreni della Polisportiva Bellani. Le varie anime della Curva, in tre giorni all’insegna dell’amicizia e del ricordo, si sfidano a calcio in ricordo di Maurizio, con la presenza di calciatori, allenatori,  tifoserie amiche.

A Maurizio vengono inoltre dedicate tutta una serie di iniziative sociali e di intervento in situazioni limite, progetti in cui la Nord si spende cercando appoggio su altre realtà cittadine e coinvolgendo decine di ragazzi e ragazze. Il Chiapas, l’Uganda, la Palestina, la voglia di ricordare un amico aiutando gli altri non conosce confini e adesso, dopo iniziative di minore impatto, torna a coinvolgere Pisa con il progetto del Parco.

Il commovente ricordo del Pisa

“8 febbraio 1999, ci lasciava Maurizio Alberti. Ogni anno, questo giorno, lo ricordiamo con affetto e dedichiamo un pensiero a lui. Domani prima della gara con la Salernitana lo ricorderemo anche nella sua Arena” il toccante testo del post pubblicato sulla pagina Twitter della club toscano.