Tigres, Ferretti: “Nessuna paura del Bayern Monaco, faremo nostro gioco”

Il Tigres è chiamato ad affrontare il Bayern Monaco nella finale del Mondiale per Club, in programma quest’oggi alle 19.00 (ora italiana). Il tecnico dei messicani Ricardo Ferretti, nonostante sulla carta la sua squadra sia sfavorita, non ha alcun timore.

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Ricardo Ferretti, allenatore del Tigres (Photo by Hector Vivas/Getty Images)

Il Tigres, a discapito delle aspettative, ha agguantato l’ultimo atto del Coppa del Mondo per Club Fifa 2020I messicani, infatti, in semifinale hanno battuto i campioni della Copa Libertadores del Palmeiras. Adesso la squadra di Roberto Ferretti è chiamata ad affrontare la favorita Bayern Monaco nella splendida cornice dell’Education City Stadium di Doha, in Qatar. I bavaresi, almeno sulla carta, sono senza dubbio la contendente al titolo messa meglio, ma soltanto il campo potrà decretare il vincitore. D’altronde, nella storia del calcio, non esiste alcun precedente tra i due club. È per questa ragione che il tecnico Tuca non vuole che i suoi uomini, guidati dal bomber Andrè Pierre Gignac, si sentano sconfitti in partenza. La determinazione potrebbe fare la differenza.

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Roberto Ferretti alla vigilia

Roberto Ferretti, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della finale del Mondiale per club, ha rivelato di non avere alcun timore di affrontare il Bayern Monaco: “Nessuno nega le qualità che ha la squadra tedesca né i suoi successi. Ma noi in 10 anni abbiamo ottenuto 11 titoli. Conosciamo le capacità della squadra tedesca, dei suoi giocatori. Come ho sempre detto, non sminuiamo nessuno, ma nemmeno ingrandiamo né abbiamo paura di altre squadre. Domani li affronteremo con il rispetto che meritano, proveremo a fare molto bene il nostro gioco per poter meritare di essere campioni”.

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Il tecnico del Tigres si affiderà dunque alle sue più grandi certezze con l’obiettivo di annientare la compagine di Hans-Dieter Flick: un 4-4-2 vecchio stampo, con avanti il bomber francese Andrè Pierre Gignac, che vuole alzare il primo trofeo della sua carriera, affiancato probabilmente da Carlos Gonzalez Espínola.