Toro-Genoa è pazzia: la rissa del 2009, il gemellaggio, il tatuaggio di Cerci

Una partita speciale che arriva in un momento delicatissimo: granata in apnea, liguri risollevati dalla cura-Ballardini. Toro-Genoa non è mai banale, soprattutto se si pensa a quel match del 2014: da 0-1 a 2-1 con due gol al 92′ di Immobile e Cerci

Alessio Cerci (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Alessio Cerci (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

 

Se dici Toro-Genoa…sì, viene in mente tra i primi ricordi proprio quella partita. L’emblema della pazzia del calcio, una scienza mai esatta. Era il 13 aprile 2014 ed il Toro di Ventura finì sotto di una rete al 85′: 0-1 di Gilardino. Sembrava finita, ma nel recupero il Torino si riversò in avanti segnando due gol tra il 92′ e 93′: prima con Immobile e poi con Cerci, gli uomini di Gian Piero Ventura. Due tiri all’incrocio dei pali, un destro a giro e un sinistro deviato. Tutta l’Italia calcistica mise gli occhi sul match dell’Olimpico, perché regalo forti emozioni, lacrime, incredulità totale, abbracci e follia.

Toro-Genoa, 7 vittorie su 7 per i granata negli ultimi match

Quella partita è persino tatuata sul corpo di Alessio Cerci e questa è una delle tante, infinite, storie che si porta dietro Toro-Genoa. Domani alle ore 15 torna il match tra due tifoserie gemellate. Oggi il riavvicinamento è lento dopo quella rottura totale del 2008/2009: il 2-3 del Genoa di Gasperini mandò in Europa i rossoblù e spinse verso la serie B il Torino. Nel finale di gara scattò un’ignobile maxi rissa e furono espulsi diversi giocatori per un totale di 6 squalifiche, di cui 5 per calciatori granata (4 turni a Ogbonna e Pisano, 2 a Pisano, Diana e Pratali, uno a Dzemaili e Abate). Un’altra storia, questa da cancellare.

Nelle successive 17 partite di campionato da quel 2-3 che i granata si sono sicuramente legati al dito ci sono però numeri brillanti per il Torino: 9 vittorie per i granata, appena 3 per i genoani. C’è molto di più: nelle ultime 7 partite contro i rossoblù (6 in campionato e una in Coppa Italia) il Toro ha sempre e solo vinto. L’ultimo successo in casa, il 16 luglio 2020, fu un 3-0 schiacciante che permise alla squadra di Longo di strappare di fatto il pass della salvezza. Sull’altra panchina era seduto Davide Nicola, che domani punta alla prima vittoria della sua gestione granata. Sarà un duello molto incerto con Ballardini, che finora l’ha sempre battuto (2 volte) ai tempi di Crotone e Genoa.

Toro-Genoa consegna una storia particolare proprio per il tecnico del Toro Davide Nicola: 8 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte alla guida del Genoa, che salvò miracolosamente, non bastarono nell’ottica di strappare al presidente Preziosi la riconferma nell’estate 2020. La squadra fu affidata a Maran. Per questo Nicola, domani, avrà magari anche voglia di vendetta…A 24 ore dal match guardare la classifica è d’obbligo: 16 punti contro 24, nessuna vittoria interna per il Toro (quartultimo) fin qui in campionato. Arriverà la svolta, proprio contro i rossoblù?

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