Lippi: “Scudetto? Corsa a cinque ma l’Inter è la favorita”

Marcello Lippi, ex Commissario Tecnico della Nazionale, vede cinque squadre in lizza per lo scudetto: “Inter, Milan, Roma, Juve e Napoli in corsa. Ma i nerazzurri sono favoriti perché non hanno le coppe. La Champions? Sfide difficili per Atalanta e Lazio”.

L’ex Commissario Tecnico della Nazionale Marcello Lippi (foto Getty Images)

L’ex commissario tecnico della Nazionale italiana campione del mondo nel 2006, è intervenuto stamattina ai parlato ai microfoni di Radio Rai, durante il programma Radio Anch’io Sport.

Ecco le sue previsioni sulla corsa al titolo ma anche sulla Champions, sul calcio italiano e sulla Cina.

Lippi: “In cinque per lo scudetto”

“Da questo campionato c’è da aspettarsi di tutto, è cominciato in maniera anomala, senza preparazione. C’erano i presupposti per questa incertezza. Dai 50 punti dell’Inter fino alla Roma, con Juve e Napoli con una gara in meno, tutte possono giocarsi lo scudetto. L’Atalanta? È un po’ indietro, è a -10 dalla vetta e sono tanti. Non ci ho messo neanche la Lazio infatti tra le pretendenti al titolo”.

“Inter favorita”

“La stanchezza sta facendo capolino, si gioca tantissimi e gli allenatori hanno poco tempo per preparare le gare e lavorare sulla preparazione atletica. Di quelle in testa l’unica che deve ancora trovare la quadra è la Juventus, che ha cambiato tantissimo e non ha potuto fare delle verifiche durante l’anno. L’Inter è quella che stiamo vedendo e insieme a Juve e Milan, visto che hanno Lukaku, Ronaldo e Ibrahimovic, ha più chance di vincere. I campioni fanno la differenza”.

“L’Inter è fuori dalle coppe e pensa solo al campionato, per questo è avvantaggiata. Questo aspetto va tenuto in considerazione. Poi conta anche la fortuna di arrivare nel momento in cui riprende la Champions con tutti i giocatori migliori. Solo così si può pensare di lottare su tutti i fronti”.

Lippi: “Il Milan ora ha una rosa profonda”

“Resta in piena corsa per lo scudetto e ci mancherebbe altro. Ha colmato, dopo il mercato, anche l’unica lacuna che aveva, ovvero la profondità della panchina. Voglio fare un complimento poi allo Spezia, è la squadra che mi piace di più in Serie A, Italiano sta facendo un grandissimo lavoro perché venire dalla Serie B e fare queste cose è una grande cosa. Tornando al Milan dico che lotterà fino alla fine”.

Napoli penalizzato dalle assenze

“Gattuso ha dovuto fare a meno di tanti giocatori, ora non c’è Mertens, Osimhen non è stato a disposizione per tanto. Adesso manca anche Koulibaly. Non è stata una stagione facile per il tecnico azzurro. Il nigeriano riesce a dare profondità alla squadra ma non ha mai giocato per l’infortunio alla spalla e per il Covid. La pandemia ha reso le cose molto complicate”.

Il nuovo ruolo di Eriksen

“Conte prova, varia, verifica e poi sceglie. Non mette in campo una squadra che non gli dà fiducia e se ha scelto il danese significa che lo ritiene adatto. Può essere una soluzione, ieri è andato bene e sui calci piazzati riesce a mettere in crisi gli avversari”.

La lite Conte-Agnelli

“Non sono cose normali di campo, anche se in gare così importanti può scappare qualche parola di troppo. Penso sia normale pensare che si siano stati screzi che derivano dal passato”.

“Le italiane in Champions? Sarà dura”

Sarà dura. La Juve contro il Porto ha una gara accessibile ma la Lazio affronterà una delle migliori, la favorita insieme al Manchester City. Real e Barcellona sono un po’ indietro ma non è mai facile affrontarle e per l’Atalanta non sarà facile. Il Bayern resta comunque la più forte d’Europa”.

La Cina

“In Cina c’è un occidentalizzazione che non piace molto al Governo e c’è un ridimensionamento. Fino a quando non si sarà risolto il problema del Covid le cose poi non cambieranno”.

Il momento difficile di Torino e Fiorentina

“Non lo so. Si creano queste situazioni a volte nei campionati che non si spiegano molto. Torino e Fiorentina hanno squadre che possono puntare alle coppe o che comunque non dovrebbero andare al di sotto della metà classifica. Allenatori e società devono trasmettere serenità e far capire ai giocatori che devono lottare per non retrocedere, cambiando la loro mentalità”.

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