La Fiorentina affronterà lo Spezia nell’anticipo della 23a giornata di Serie A. Lo scontro diretto per la salvezza andrà in scena domani a partire dalle 18.30 allo Stadio Artemio Franchi. Il tecnico Cesare Prandelli, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia, ha presentato il match.
La ventitreesima giornata del campionato di Serie A si aprirà allo Stadio Artemio Franchi con il match tra Fiorentina e Spezia. Il fischio di inizio dello scontro salvezza è in programma alle 18.30. La Viola, reduce da due sconfitte, vuole tornare a vincere. Gli Aquilotti, che hanno trionfato nelle ultime due gare, da parte loro, intendono ottenere la continuità di risultati che potrebbe portarli ben lontani dalla zona retrocessione. La classifica, inoltre, vede la squadra di Vincenzo Italiano favorita, ma i punti di differenza tra le due compagini sono soltanto due. La gara si preannuncia dunque avvincente.
Prandelli alla vigilia
Cesare Prandelli, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara casalinga, ha parlato del momento che la sua squadra sta vivendo: “I punti che abbiamo adesso non mi bastano assolutamente. Purtroppo negli ultimi anni la Fiorentina ha lottato per questo obiettivo. E’ una situazione che bisogna strutturare in modo diverso. Adesso siamo in questa posizione e ci siamo calati in questa mentalità, della lotta per non retrocedere. Speriamo di fare tanti punti con qualche gara con continuità di risultati per poi pensare ad altro. Ma non dobbiamo fidarci del blasone ma dobbiamo ricercare risultati partita dopo partita“.
La Fiorentina, nelle ultime tre gare, ha raccolto soltanto un punto: “Ci sono state le prestazioni ma anche degli errori che hanno condizionato il risultato. Ci mancano dei punti. Dobbiamo essere più precisi e capaci, soprattutto in difesa perché piccoli errori possono compromettere il risultato finale. La rabbia e la consapevolezza ci devono spingere a buttare in campo tutto questo per dimostrare chi siamo. La squadra ha dimostrato di avere spirito e idea di gioco. Faremo una grande prestazione, perché siamo obbligati a farlo contro una squadra che gioca il miglior calcio d’Italia. Ci sono delle preoccupazioni ma sappiamo che ogni partita ha la propria storia. Complimenti a Italiano ma noi dobbiamo fare la partita per i tre punti“.
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La gara contro lo Spezia
L’allenatore viola ha parlato della squadra che arriverà allo Stadio Artemio Franchi nell’anticipo della ventitreesima giornata di Serie A: “Abbiamo grande rispetto per lo Spezia perché ha dimostrato gioco e idee. I giocatori sanno sempre cosa fare. Non si può fare un paragone tra i singoli. Lo Spezia è una squadra che gioca da 18 mesi insieme. Io mi ricordo che i galacticos del Real Madrid erano tanti singoli fortissimi ma poi non hanno vinto niente. Lo Spezia ha la qualità mantenendo lo stesso tipo di gioco con il coraggio della neo promossa. Non hanno grandi pressioni e dunque diventa meno pressante rispetto agli obiettivi alti che invece erano stati posti per la Fiorentina. E’ inutile dire che a livello di singoli siamo superiori, lo dobbiamo dimostrare sul campo“.
Cesare Prandelli, d’altronde, conosce bene il tecnico degli Aquilotti Vincenzo Italiano, che ha allenato quando entrambi erano all’Hellas Verona dal 1998 al 2000: “Ho solo delle belle parole. Era un ragazzino, c’erano giocatori con nomi più importanti ma dopo poco divenne titolare perché aveva capacità importanti. La strada da allenatore denota la capacità di lettura della squadra e quella di anticipare le situazioni tattiche. Si sta costruendo una carriera meritatissima, mantenendo la mentalità del giocatore e facendo la gavetta. Era uno dei primi centrocampisti che lasciava la posizione per andare in avanti, perché sapeva leggere il campo. I complimenti sono meritati“.
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La formazione viola
Qualche dubbio di formazione per Cesare Prandelli: “La difesa si sta comportando bene al netto degli errori che commettono tutti. Pezzella lo vedo in recupero. Il cambio l’ho fatto per cambiare sistema di gioco. E’ un riferimento assoluto per me e in assoluto non è un problema per me. Tante volte giochi bene ma ricevi critiche. Quando non giochi senti l’assenza. Amrabat una buona aggressività in fase di pressione. Non è un regista, ha la capacità di giocare semplice. Per me è un giocatore importante. Non ho deciso la formazione, ci sono tanti giocatori che meriterebbero di giocare. Stiamo valutando anche la possibilità di affiancargli Pulgar. Sono contento che abbia fatto una grande partita. E’ un ragazzo molto sensibile che ha passato un periodo non facile post Covid. Molte persone hanno subito l’aspetto psicologico di questa malattia e sono contento che lui abbia reagito. E’ un ottimo giocatore“.
E sugli infortunati: “Ribery sta cercando di recuperare. Ha il suo protocollo. L’importante è la testa, che non sia negativa e lui è aggregante come sempre. Sta lavorando per recuperare al 100%. Kouamé deve cercare la profondità con i tempi giusti e tante volte è complicato trovare spazio alle spalle della difesa. In questo momento va bene così, poi se fa gol meglio. Kokorin, quando è arrivato abbiamo iniziato una preparazione specifica. L’ho messo in campo contro l’Inter per capire. Non ha ancora una grande condizione e in quella partita ha avuto un piccolo problema che gli ha creato disagio. Con la Samp l’ho portato in panchina per integrarlo nel gruppo e capire il calcio oltre alle caratteristiche dei compagni. Domani lo riporterò in panchina ma non penso di poterlo utilizzare. Stiamo lavorando per averlo nella migliore delle condizioni“. Infine, su Callejon: “Con lui sono stato chiaro. Da un punto di vista professionale è una persona per bene. Capisce la difficoltà della squadra e sta cercando con le sue capacità di aiutare la squadra. Non ho nulla da dire se non fargli i complimenti nonostante non giochi titolare“.