Sampdoria, mister Ranieri: “Usciamo a testa alta”

Claudio Ranieri analizza la sconfitta della Sampdoria sul campo della Lazio. Finisce 1-0 all’Olimpico grazie alla rete di Luis Alberto. Rammarico per il tecnico, che voleva una reazione più concreta dai suoi. Scopri le sue parole.

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Claudio Ranieri (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

La Sampdoria esce sconfitta sul campo della Lazio. Finisce 1-0 allo stadio Olimpico, decide Luis Alberto a metà primo tempo. Sterile la reazione blucerchiata, che non è riuscita a mettere in difficoltà Reina. Claudio Ranieri difende la prestazione dei suoi ragazzi. Al termine della partita il tecnico dei liguri è intervenuto ai microfoni Sky. Scopri le sue parole.

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Le parole di Ranieri

Nel secondo tempo avete dato la sensazione di poterla riprendere. Cos’è mancato? “Forse è mancato l’ultimo passaggio per mettere gli attaccanti in condizione di segnare. Abbiamo avuto supremazia, ma molto fumo e niente arrosto. Onestamente non posso rimproverare nulla ai ragazzi, abbiamo fatto un’ottima partita contro un’ottima Lazio”.

Come si analizza la gara? “Credo che la gara sia stata molto equilibrata, poi la Lazio ha rotto gli indugi su un nostro errore. Con una squadra che sappiamo che gioca sulle seconde palle è stato un po’ un harakiri. Sul finale di primo tempo abbiamo spinto e abbiamo creato tanto, nonostante Reina non abbia fatto grandi parate. Non hanno però passato un pomeriggio semplice, sono stati sempre sul chi va là. I contropiedi sono stati quasi tutti in fuorigioco, tranne l’ultimo di Milinkovic”.

E’ mancata cattiveria negli ultimi metri? “Sono d’accordissimo. Lavoriamo molto per concretizzare, però evidentemente non siamo riusciti a farlo. C’è andato vicino una volta Fabio, non credo ci fosse il rigore, ma era andato sul primo palo. Peccato”.

Perché ricevete qualche critica a Genova? “Non lo chieda a me. Non ne arrivano tante, ma qualcuno evidentemente si diverte a fare il bastian contrario, allora ho voluto mettere i puntini sulle i. Abbiamo fatto ottime partite, e abbiamo giocato anche partite non bellissime, come ce ne sono altre in Serie A: criticare una squadra che si sta tirando fuori da una zona brutta, mi è sembrato di voler proteggere i miei giocatori”.

Augello può essere un nome in ottica futura per la Nazionale? “Sta facendo bene, siamo tutti contenti. Ha ottime qualità”.

È stato emozionante incontrare il Papa? “L’avevo incontrato quando ero allenatore della Roma, ma averlo a tu per tu mi era successo da ragazzo con Paolo VI”.

Le ha chiesto di non parlare di arbitraggi? “Ci ha detto che in Argentina si dice che chi è individualista si mangia il pallone. Ci ha detto di giocare da squadra”.

Come si gestisce un campione come Quagliarella? “Fabio è un professionista serio, non so quanto giocherà ancora, dipende da lui. Si diverte in allenamento, non molla mai e questo mi fa felice. Logicamente non farà tutte le partite, cerco di fargli giocare quelle in cui penso possiamo dargli qualcosa in più noi. È un predatore d’area ma manda anche in gol gli altri, oggi ci ha provato, ha fatto una partita di qualità e sacrificio”.